Categorie: Cultura e spettacolo

Addio a Luca Beatrice, presidente della Quadriennale di Roma

Rocca, scomparsa Luca Beatrice lascia vuoto incolmabile

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È morto a Torino il critico d’arte Luca Beatrice, 63 anni, presidente della Quadriennale di Roma 2025. Sposato e padre di quattro figli, era nato il 4 aprile 1961 nel capoluogo piemontese. Da domenica scorsa era ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Molinette, dopo essere stato colto da un malore. La notizia della sua morte è stata data dal fratello Giulio attraverso i social: “Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni, ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca, fai buon viaggio”. I familiari hanno dato l’assenso alla donazione degli organi. I funerali si svolgeranno a Torino venerdì. Giovedì scorso Luca Beatrice, insieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, con la quale era legata da una profonda amicizia, aveva presentato la Quadriennale nella prima tappa del roadshow, a Torino.

“La scomparsa di Luca Beatrice lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’arte e del giornalismo. Passione, poliedricità e anticonformismo sono stati sempre alla base del suo essere. Come Regione ricordiamo la professionalità donataci in occasione della programmazione del nostro stand per il Salone del Libro di Torino. A nome della Giunta esprimo il più sentito cordoglio ai suoi familiari e amici”. Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Luca Beatrice si era laureato nel capoluogo piemontese in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere e aveva conseguito il diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Siena. La sua carriera era iniziata verso la fine degli anni Ottanta, con mostre storiche sul futurismo torinese, poi aveva curato importanti mostre d’arte in tutta Europa. Dal 2003 al 2005 è stato curatore della Biennale di Praga, nel 2009 è stato del Padiglione Italia per la 53/a Biennale d’arte di Venezia. Dal 2010 al 2018 è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Dal febbraio 2024 era presidente della Quadriennale 2025, la principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea. A Roma aveva vissuto negli anni Novanta. Insegnava storia dell’arte e storia del design all’Accademia Albertina di Torino, Arte contemporanea allo Ied di Torino e Arte e cultura contemporanea allo Iulm di Milano. In passato aveva insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di Brera di Milano, allo Iaad di Torino, svolgendo numerosi incarichi come visiting professor, tra cui all’Accademia di Helsinki.

Un’altra sua grande passione era la Juventus, di cui era tifosissimo, ed era curatore artistico per il memoriale delle vittime dell’Heysel. “Il dolore provocato dalla sua morte è indicibile – commenta il ministro della Cultura, Alessandro Giuli – Piangiamo la scomparsa di un amico, di un protagonista della cultura italiana e internazionale che con il suo sapere ha formato artisti e artiste”. Profondo cordoglio viene espresso dalla Fondazione La Quadriennale: “Ha dato un forte impulso all’attività dell’Istruzione per la promozione dell’arte italiana contemporanea, attraverso il varo di un’edizione visionaria e pluralistica”. “Una grave perdita per Torino e il Piemonte e per il mondo della cultura e dell’arte di cui ha saputo essere interprete e narratore” è il messaggio del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

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