Teche in vetro per ospitare opere d’arte, spazi moderni, una sala conferenze e un’area ristoro. È La Vaccheria, il nuovo spazio espositivo di Roma ospitato da un casale storico ristrutturato grazie al programma urbanistico Eur – Castellaccio. Una superficie complessiva di quasi 1.800 metri quadrati che da oggi, dopo un lungo lavoro di restauro, ospiterà eventi di interesse culturale. Ad inaugurare lo spazio sarà la mostra “Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria”, l’esposizione, curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, e visitabile gratuitamente fino al 30 ottobre 2022, che riproduce un significativo spaccato della produzione artistica di Warhol con 80 opere esposte: dalle Mucche ai Barattoli Campbell, da Liza Minelli a Marilyn, alle copertine di dischi e riviste.
L’area de La Vaccheria, che comprende anche due altre importanti aree di interesse ambientale, naturalistico e archeologico – il Pratone delle Valli e il parco Volusia – sarà destinata a ospitare i reperti archeologici recuperati nell’area di Roma sud, e sarà gestita dal Municipio Roma IX. Grazie ai lavori di ristrutturazione e allestimento, del valore di oltre 3 milioni La Vaccheria è uno spazio composto da un corpo centrale, al tempo occupato dalle stalle, di quasi 1.600 metri quadri con teche in vetro e spazi comuni, da un corpo già esistente a due piani di quasi 500 metri quadri e destinato a uffici e direzione, e da un corpo aggiunto con laboratori e servizi di circa 260 metri quadri di superficie. Alla presentazione della mostra, che sarà affiancata dall’esposizione “Sacro o Profano…?” – hanno partecipato questo pomeriggio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessore all’urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia, dall’assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor, e dalla presidente del Municipio Roma IX, Titti Di Salvo.
“Uno spazio di cultura e partecipazione fornito da questo territorio e da oggi a disposizione dei cittadini romani”, ha detto Gualtieri nel corso dell’inaugurazione. “Questo intervento di recupero darà un grande impulso alla valorizzazione dell’intero quadrante ed è un tassello rilevante della strategia che realizzeremo in tutta la capitale: restituire ai cittadini quartieri sempre più inclusivi e vivi, con servizi di prossimità diffusi ed efficienti, e riqualificare spazi con il pieno coinvolgimento dei Municipi per creare luoghi di aggregazione, socialità e cultura”, ha aggiunto. Il restauro del Casale “rappresenta un’opera pubblica di grandissima qualità architettonica e funzionale e, nei prossimi mesi, ne faranno seguito altre sempre nello stesso quadrante, a partire dal parco Castellaccio: oltre 170 mila metri quadri attrezzati con percorso fitness, area gioco bimbi, campo di calcio a 5, percorsi e aree di sosta”, ha proseguito Veloccia. “Si tratta di un impegno continuo che la nostra amministrazione assume come prioritario – ha sottolineato -: concludere e attuare i programmi urbanistici, facendoli atterrare realmente sulla città attraverso la trasformazione degli impegni su carta in opere pubbliche concrete e fruibili. Così come già avvenuto per il Parco di Tor Marancia, aperto a inizio agosto e per il Parco Volusia – ha aggiunto – e come avverrà per molti altri programmi urbanistici su cui stiamo mettendo tutte le nostre forze affinché le opere pubbliche immaginate tanti anni fa finalmente possano essere consegnate ai cittadini”.
Una “bella notizia per tutta la città”, quella della dell’apertura al pubblico del nuovo spazio della Vaccheria, ha detto Gotor. Un modo “per valorizzare ulteriormente l’area dell’Eur dotandola di una realtà culturale ed espositiva ampia e perfettamente ristrutturata, nella quale potranno essere realizzati importanti progetti. A partire dalla bella mostra di opere di Andy Warhol che inauguriamo oggi”, ha aggiunto. Al quadrante di Roma che comprende l’Eur “servono spazi dove, soprattutto i giovani artisti, possano proporre e produrre cultura come condizione della memoria, dell’identità, dello sviluppo del territorio, della città di prossimità perché la cultura è un diritto di prossimità”, ha concluso Di Salvo, secondo cui la scelta delle mostre con cui inaugurare lo spazio “non è stata un caso”: “Per aprire la Vaccheria sono state scelte 2 mostre, quella di Andy Warhol, maestro riconosciuto della Pop Art e quella di 16 artisti del territorio” con l’obiettivo di “rendere subita chiara una visione: radici e visione per costruire il futuro”.