Fino al 10 marzo si potrà visitare la seconda edizione della Fiera dell'editoria delle donne. Intanto, il Campidoglio valuta l'offerta di transazione dell'associazione
La Casa interazione delle donne festeggia l’8 marzo con la seconda edizione dell’unica Fiera dell’editoria delle donne in Italia, ‘Feminism 2’. La seconda edizione della kermesse del libro (a ingresso gratuito) ospiterà 75 case editrici e sarà visitabile fino al 10 marzo. Madrine del salone la scrittrice Michela Murgia, la storica statunitense Max Dashu, attivista femminista e fondatrice nel 1970 dei Suppressed Histories Archives e Vandana Shiva, scienziata ambientalista e scrittrice, che taglieranno il nastro alle ore 14 di venerdì 8 marzo.
Intanto, la situazione della Casa potrebbe presto sbloccarsi: il Consorzio ha presentato una proposta di transizione al Comune di Roma e il Campidoglio sta vagliando se si tratta di una strada percorribile.
“Il 26 febbraio abbiamo ricevuto la risposta della sindaca Virginia Raggi alla lettera che avevamo mandato e che conteneva una cifra con una nostra proposta di transizione. La sindaca ha espresso un grande apprezzamento per l’attività della Casa e per il nostro sforzo per raccogliere i fondi. La nostra proposta, è scritto, è al vaglio del dipartimento Patrimonio. Speriamo che entro marzo si concluda la trattativa”. A parlare è Maria Brighi, del direttivo della Casa Internazionale delle Donne di Roma.
Lo scorso anno il Campidoglio ha revocato la concessione alla Casa internazionale delle Donne – il cui consorzio risultava moroso per 900mila euro – che ha fatto poi ricorso al Tar per arrivare a una transazione. E oggi, fanno sapere dal dipartimento Patrimonio, “si sta valutando la legittimità della proposta. Gli assessorati al Patrimonio, Politiche abitative, alla Persona e Scuola e Comunità solidale e a Roma Semplice stanno tenendo da mesi un tavolo di analisi e confronto insieme alle rappresentanti del Consorzio al fine di esaminare soluzioni percorribili. Da parte dell’Amministrazione c’è massima attenzione affinchè il progetto possa essere rilanciato nel rispetto delle normative”.
“Siamo molto contente di avere ricevuto una risposta – aggiunge – e davvero vogliamo che tutto volga al meglio per poter riprendere le nostre attività e per aprirci a nuove progettualità.