Guardare Roma attraverso gli occhi di chi arriva da lontano è sempre un’esperienza illuminante, può aiutare a vedere con maggiore lucidità i pregi (e anche i difetti) che sfuggono al nostro sguardo troppo abituato alla sua unicità. Nella Capitale, dove non si è mai interrotto il rito del Grand Tour inaugurato nell’800, che ha attirato nei secoli schiere di artisti internazionali, esiste una ‘città nella città’ fatta di sedi diplomatiche e soprattutto di istituzioni culturali straniere che mantengono vigile lo sguardo sul nostro patrimonio artistico, alla ricerca di stimoli ma anche sviluppando un senso di protezione verso la nostra Grande Bellezza. Il Museo Casa di Goethe è uno di questi luoghi privilegiati di osservazione, con le sue finestre affacciate su via del Corso, che da qui appare qualcosa di più di una strada dello shopping: è soprattutto un luogo dove godere la doppia prospettiva sulle iconiche piazza del Popolo e piazza Venezia.
Lo ricorda la direttrice Maria Gazzetti, dal 2013 alla guida dell’unico museo della Repubblica Federale Tedesca fuori dai confini nazionali: di recente, insieme ad altre personalità della cultura ha sottoscritto una petizione contro ‘il tavolino selvaggio’: “L’ho firmata proprio in nome della Casa di Goethe perché siamo un’istituzione che ricorda a questo quartiere cosa significano le strade, gli edifici e l’arte di questo Tridente da secoli per il mondo”. Amare Roma significa anche scendere in campo per difenderla dalle ‘insidie’ quotidiane. Nelle sale del Museo è custodita una collezione di dipinti, sculture, fotografie, disegni, stampe, libri, costantemente ampliata attorno al nucleo tematico dedicato al viaggio in Italia di Goethe. Si tratta di opere di artisti tedeschi che facevano parte della cerchia di amici del poeta a Roma, tra cui molti pittori di paesaggio, e di artisti contemporanei italiani e tedeschi, compresi Luigi Ontani e Andy Warhol. Un luogo da visitare, carico di storia e di ammirazione per il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del nostro Paese, a partire da Roma. Siete curiosi di sapere come era prima l’area dove oggi c’è la stazione Termini? Alla Casa di Goethe troverete la risposta. (Visite dal martedì alla domenica, 10-18 casadigoethe.it – via del Corso 18)