L'universo femminile in 21 opere senza tempo
Dopo Palazzo Merulana, è il Circolo degli Esteri a celebrare Roberta Meldini nel novantesimo anniversario dalla nascita dell’artista venuta alla luce a Rimini nel 1930, ma cresciuta artisticamente a Roma dove è stata allieva, durante gli studi al Liceo Artistico di via di Ripetta, di personalità importanti del Novecento come Giuseppe Capogrossi e Domenico Purificato.
Dal 7 settembre al 5 ottobre lo storico sodalizio di lungotevere dell’Acqua Acetosa fondato nel 1936, ospita la sua personale, composta da 21 opere tra sculture, oli, acquarelli e disegni, dal titolo ‘Le donne di Roberta Meldini. Tra ieraticità classica ed espressività del sentimento’, che coprono un arco temporale compreso tra la metà degli anni ’60 alla fine degli anni ’90 del Novecento. La curatrice Brigida Mascitti ha introdotto l’evento espositivo, che va ad inserirsi nell’ampia pagina dedicata dal Circolo degli Esteri all’arte con la prestigiosa collezione custodita nei giardini e negli spazi di rappresentanza, insieme al presidente Luigi Maria Vignali, l’ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Venice International University, e lo storico e critico d’arte Paolo Serafini.
Come appaiono le ‘donne meldiniane’ restituite dai suoi lavori? Mostrano tutte “fluidità formale e sintesi energica, grazia ed equilibrio, spiritualità e carnalità” sottolinea Brigida Mascitti. (La mostra può essere visitata su prenotazione al numero 06 8079656, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 19).