Con la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato definitivamente ragione al Mibact e il via libera alla costituzione del “Parco archeologico del Colosseo”, cade la contrapposizione fra Stato e Comune, che finora non ha permesso un adeguato sviluppo dell’offerta turistica della Capitale.
In particolare, il vicesindaco e assessore al beni culturali, Luca Bergamo, nel prendere atto della decisione del Consiglio di Stato ha rilanciato con un’estensione a tutto il territorio di Roma di una forma di Governo del patrimonio culturale, coordinato fra lo Stato e il Comune, purché si concordi su due principi. Da un lato il godimento delle aree archeologiche riservato a tutti e non solo al turista, dall’altro l’organizzazione di un’offerta turistica allargata, coordinando la domanda del Colosseo con altre offerte come le Terme di Caracalla.
Da parte sua il ministro del Mibact, Dario Franceschini, soddisfatto di poter dare continuità alla riforma museale, ha ribadito la sua disponibilità a collaborare con il Comune confermando l’incontro del 2 agosto prossimo con il sindaco e il vicesindaco. Si è anche augurato che, finito il motivo del contendere, il Comune provveda a coprire i posti di sua spettanza nei comitati scientifici del Parco di Ostia Antica, del Museo Nazionale Romano e del Parco Archeologico Appia Antica.
Franceschini, nell’incontro coi giornalisti, ha anche ricordato che con la precedente Amministrazione Marino aveva già definito un accordo per la valorizzazione dell’area archeologica centrale, annunciando che partirà presto la ricostruzione dell’arena del Colosseo. “C’è già un finanziamento di 18 milioni e un progetto già ben definito – ha detto – e si potranno così ospitare eventi di altissima qualità.”
Infine per il 1° gennaio del 2018 è previsto l’inizio dell’attività del direttore generale del Parco archeologico del Colosseo, che comprende anche i Fori imperiali e la Domus Aurea, ed è stato definito da Franceschini “il più importante del mondo”. La procedura internazionale riprende infatti con 82 candidati esteri e 16 italiani, fra i quali la Commissione del Ministero dovrà scegliere il nuovo Direttore.