Da A Prayer Before Dawn a The Party, i lungometraggi da recuperare al cinema e di cui sentiremo parlare
La Festa del Cinema di Roma è ufficialmente finita, ma cosa resterà di questa 12esima edizione? Conclusa in positivo secondo gli organizzatori e in calo secondo i molti giornalisti accreditati.
Fra sviste, sovrapposizioni, scale e file chilometriche quello che resta sono soprattutto i film, fra i numerosi lungometraggi in programma nelle diverse selezioni della Festa e ad Alice ne abbiamo scelti alcuni, ecco quali sono da non perdere (in rigoroso ordine alfabetico):
A Prayer Before Dawn, Jean-Stéphane Sauvaire
Billy Moore è un giovane pugile inglese e vive in Thailandia, da sempre ha problemi con la droga. Quando la polizia tailandese, durante una retata, trova della droga in casa sua per Billy si aprono le porte del carcere. Qui dovrà imparare a sopravvivere. Un bellissimo e semplicissimo film, Sauvaire dirige un lungometraggio potente con il corpo e il volto di Joe Cole a farla da protagonista. Ispirato alla vera storia di Billy Moore. Imperdibile, sarà distribuito da Lucky Red.
Abracadabra, Pablo Berger
La triste vita di Carmen, casalinga disperata, tamarra e vittima delle angherie del marito Carlos, viene scossa da una seduta d’ipnosi eseguita dal cugino Pepe. Carlos diventa irrimediabilmente gentile e cortese e Carmen non riconosce più il marito violento. Con Pepe e con l’aiuto del dottor Fumetti tenterà di riportarlo in vita. Berger dirige la vita di Carmen, scelta a modello per tutte le Carmen del mondo. Sarà distribuito da Movies Inspired.
Borg McEnroe, Janus Metz Pedersen
Björn Borg e John McEnroe si giocano il titolo di Wimbledon in un’appassionante finale nel 1980. Da un lato il metodico e freddo numero uno al mondo, dall’altra il monello e impertinente campione americano, chi vincerà? Due tennisti, due mondi si scontrano in uno straordinario film realizzato in modo impeccabile e perfetto sotto ogni punto di vista. Borg McEnroe è stato il film più votato dal pubblico in quest’edizione. Al cinema dal 9 novembre con Lucky Red.
C’est La Vie, Eric Todelano e Olivier Nakache
Max è a capo di un catering da 30 anni e sta meditando di abbandonare la sua carriera, ma prima deve organizzare l’ultimo matrimonio: quello di Pierre ed Helena. Il dietro le quinte delle nozze fra follie, tic, problemi ai fornelli, “pretesti” e staff rigorosamente a nero. Divertentissimo, una commedia come solo in Francia riescono a fare. Toledano e Nakache tornano al cinema dopo il successo di Quasi Amici. Al cinema dal 30 novembre con Videa.
I, Tonya, Craig Gillespie
Tonya Harding è una delle migliori pattinatrici al mondo, ma adora guidare i pick up e i motori delle auto. Tonya sarà al centro di uno scandalo che segnò per sempre il pattinaggio sul ghiaccio: il suo ex marito ha organizzato un attacco contro la sua rivale Nancy Kerrigan. Attraverso la formula del mockmentary, I, Tonya ci racconta chi era Tonya Harding. Splendida Margot Robbie ed eccelsa Allison Janning, la madre di Tonya LaVona. Sarà distribuito da Lucky Red.
Last Flag Flying, Richard Linklater
Larry, Sal e Richard si ritrovano nel 2003 dopo 30 anni dalla guerra del Vietnam, dove erano diventati amici. I tre ex soldati si ritrovano insieme per una nuova missione: seppellire il figlio di Doc, morto durante la guerra in Iraq. Le similitudini fra i due conflitti, le battute, i ricordi di un’amicizia e i fantasmi mai dimenticati del Vietnam. Risate, lacrime, sentiremo parlare del film di Linklater.
Love Means Zero, Jason Kohn
L’allenatore Nick Bollettieri ha forgiato alcuni dei migliori tennisti al mondo: da André Agassi a Maria Sharapova, passando per Monica Seles, Jim Courier e Marcelo Rios. Nick, a 86 anni, si racconta e svela al giovane Kohn rimpianti, errori, vittorie e qualche lacrima.
Maria by Callas: In her own words, Tom Wolfe
A 40 anni dalla morte, Maria Callas rivive nel documentario di Tom Wolfe attraverso le sue esibizioni, le sue interviste e le sue lettere. Maria si oppone alla divina Callas, sono due donne che convivono nello stesso corpo, ma non potrebbero essere più diverse. Divino il documentario del giovane Wolfe, sarà distribuito da Lucky Red.
My Friend Dahmer, Marc Meyers
Jeffrey Dahmer ha 17 anni ed è uno strano ragazzo di un liceo dell’Ohio: ha una famiglia in fase distruzione, non ha quasi amici. Quando per attirare l’attenzione mima un attacco epilettico a scuola, riesce ad avere degli amici ed è il principe del Dahmer Fan Club, ma quanto durerà? Il giovane Jeffrey Dahmer prima di diventare il mostro di Milwaukee, il film sull’adolescenza di un serial killer è uno dei migliori di Alice nella Città.
Mon Garçon, Christian Carion
Dopo aver distrutto il suo matrimonio, Julien torna a casa perché l’amato Mathys, suo figlio, è misteriosamente scomparso. Dopo aver accusato il compagno della ex moglie, Julien decide di mettersi alla caccia dei rapitori e decide di ritrovare l’amato Mathys. Girato in soli sei giorni di riprese e senza copione, Carion dirige un Guillaume Canet in un super stato di grazia in un thriller ottimo. Uscirà nel 2018.
Promised Land, Eugene Jarecki
La storia dell’America di Elvis Presley a 40 anni dalla sua morte. A bordo dell’auto del Re, la sua Rolls Royce del 1963, riscopriamo un’America divisa e non molto diversa a quella in cui Presley aveva vissuto. Interessante, perfettamente realizzato, il documentario di Jarecki è una chicca.
The Party, Sally Potter
Janet è stata nominata il ministro del Governo Ombra inglese e per festeggiare la nomina invita a casa sua una serie di amici. Fra loro c’è anche il marito della donna, Bill che rivela a tutti una notizia scioccante. Verità celate e verità scoperte al centro di una chicca perfettamente realizzata. Sarà distribuito a gennaio da Academy Two.
E gli italiani? Il tanto atteso The Place, ve lo presenteremo nei prossimi giorni, ha un po’ deluso le aspettative, così come l’ultimo film dei Taviani Una Questione Privata. Bene Nysferatu, presentato l’ultimo giorno, ma resta comunque incompiuto.