Sguardi d’autore, come DANIEL PENNAC: HO VISTO MARADONA! sull’indagine creativa e surreale a Napoli dello scrittore francese sul Pibe de Oro; protagonisti di ogni forma d’arte, da William Kentridge (SELF-PORTRAIT AS A COFFEE POT), alla coppia Joanne Woodward-Paul Newman nella docuserie di Ethan Hawke (THE LAST MOVIE STARS) o DARIO FO: L’ULTIMO MISTERO BUFFO di Gianluca Rame.
Senza dimenticare i mix di biografia, cronaca e storia, da Elisabetta II (RITRATTO DI REGINA di Fabrizio Ferri) a ORA TOCCA A NOI – STORIA DI PIO LA TORRE di Walter Veltroni, sul sindacalista e politico ucciso oltre 40 anni fa dalla mafia o PASOLINI, CRONOLOGIA DI UN OMICIDIO POLITICO di Paolo Angelini.
È ricchissimo il viaggio di documentari biografici proposto dalla 17/a edizione della Festa del cinema di Roma (13-23 ottobre). Si parte dal concorso Progressive, dove tra i 16 titoli in gara c’è EL CASO PADILLA nel quale Pavel Giroud ripercorre la vicenda del grande poeta cubano Heberto Padilla (1932-2000), arrestato e costretto nel 1971 a ritrattare in un intervento alla tv cubana, le opinioni espresse nella sua raccolta di versi ‘Fuera del juego’ considerata dal regime una critica al ‘lider maximo’. Fra gli altri KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli racconta Raffaele Minichiello, cittadino Usa nato in Irpinia, che a 19 anni, nel 1969, ha compiuto il dirottamento più lungo nella storia dell’aviazione civile.
Innumerevoli gli sguardi sui protagonisti del cinema, come quello della regista Julie Bertuccelli, in JANE CAMPION, LA FEMME CINÉMA sulla cineasta Palma d’oro e due volte Premio Oscar. CLAUDIA di Franck Saint-Cast rimette in scena la memorabile intervista realizzata nel 1961 da Alberto Moravia con Claudia Cardinale (che regala anche un’apparizione). In VIRNA LISI – LA DONNA CHE RINUNCIÒ A HOLLYWOOD, Fabrizio Corallo traccia un percorso nelle scelte tra vita e set dell’attrice. Viaggiando fra le altre arti, Sacha Jenkins in LOUIS ARMSTRONG’S BLACK & BLUES rivisita l’arte e rivaluta la politica del leggendario musicista, UMBERTO ECO – LA BIBLIOTECA DEL MONDO di Davide Ferrario si concentra sulla dimensione dello scrittore e semiologo come lettore e collezionista.