Sono iniziati nella chiesa di Santa Maria in Montesanto di Roma, più nota come la Chiesa degli artisti, i funerali dell’attrice Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio. L’arrivo del feretro a piazza del Popolo, scortato dalle moto degli agenti della Polizia locale di Roma Capitale, è stato salutato dagli applausi dei presenti e da uno squillo della Fanfara dei Bersaglieri presente davanti al sagrato. Tanti i presenti per un ultimo saluto all’attrice: oltre alla famiglia e a qualche centinaio di cittadini, alle esequie prendono parte anche Mara Venier, Vladimir Luxuria, Giulio Base e Pino Strabioli. Un cittadino ha esposto un cartello con la scritta “Gina sei la gloria e l’onore di tutti gli italiani”.
Il premier Giorgia Meloni questa mattina si è recata in Campidoglio per rendere omaggio a Gina Lollobrigida, nella camera ardente allestita per l’attrice nella sala della Protomoteca. Ad accogliere il presidente del Consiglio il sindaco Roberto Gualtieri e il figlio dell’attrice scomparsa all’età di 95 anni.
“Grazie a nome dell’Italia della grandezza raccontata al mondo”. Sono le parole che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lasciato sul libro delle condoglianze, dopo aver reso omaggio in Campidoglio alla camera ardente di Gina Lollobrigida. Fermandosi poi a parlare con i giornalisti, Meloni ha definito Lollobrigida “il simbolo dell’eccellenza, della cultura italiana, il simbolo di una grande intraprendenza, di una grande capacità, soprattutto dell’Italia del dopoguerra, di reinventarsi, di scalare ogni tipo di vetta, di un entusiasmo, una forza d’animo, per una donna che veniva da un piccolo comune italiano e che si è trovata a diventare una delle più grandi dive di Hollywood, recitare in un’altra lingua, in un’altra cultura, eppure sapersi fare amare fuori dai confini nazionali forse più di quanto noi ci rendiamo conto… In questi giorni ci rendiamo conto di quanto fosse incredibilmente amata anche al di fuori dell’Italia e quindi credo che anche per i tempi nei quali Gina Lollobrigida ha fatto questo percorso sia stata una grande pioniera, una persona alla quale sicuramente questa nazione deve tanto forse anche più di quanto non sia riuscita a dimostrare perchè se noi siamo così amati, se noi siamo così ben visti nel mondo, lo dobbiamo anche e soprattutto ai sacrifici e al lavoro che questi nostri ambasciatori hanno fatto”. E alla domanda su quale fosse il suo film preferito: “Quando ha fatto la fata turchina in Pinocchio, per me era il top, ma ce ne sono molti che si potrebbero ricordare”.