“Idee per il futuro, nel cuore di Roma”: tre giorni di incontri, dal nobel Parisi a l’ex sindaco di New York

L'evento organizzato dalla Camera di commercio di Roma andrà avanti fino al 7 giugno

Al via presso la Camera di commercio di Roma "Idee per il futuro". Presenti il presidente della Camera ci commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il segretario generale della Camera di commercio di Roma, Pietro Abate, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e l'ex sindaco di New York Bill De Blasio.

Tre giorni di incontri studiati per immaginare il tempo che verrà dal punto di vista scientifico, artistico, ambientale, amministrativo, culturale, con ospiti internazionali e italiani di primissimo piano. Si è aperto ieri, e andrò avanti fino al 7 giungo, nella sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, “Idee per il futuro, nel cuore di Roma”, l’evento organizzato dalla Camera di commercio di Roma, con il patrocinio del ministero della Cultura, e progettato da Marilisa Capuano con Paolo Conti per Associazione Futuro delle Idee.

All’appuntamento di apertura del convegno sono intervenuti il presidente della Camera ci commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il segretario generale della Camera di commercio di Roma, Pietro Abate, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e l’ex sindaco di New York Bill De Blasio.

“In una settimana particolare pre elettorale, la Camera di commercio ha deciso di entrare in un argomento che va ben oltre gli appuntamenti contingenti”, ha osservato il presidente Tagliavanti. “Si parla di futuro – ha aggiunto – una parola semplice che suscita grandi sentimenti e aspettative . In questo momento questa parola crea più timori che certezze. Le giovani generazioni vedono il futuro con tante preoccupazioni, che sono legate al cambiamento climatico, al pericolo delle guerre e delle tecnologie, che non sappiamo se saranno per l’uomo o contro l’uomo. La prima cosa da fare è parlare e discutere, chiamare grandi testimonial che ci permettono di approfondire questi temi e togliere anche un po’ di paure. Oggi l’ex sindaco di New York e il Nobel Parisi ci hanno offerto dei punti di vista molto originali e interessanti e questo ci aiuta a riflettere”.

“La Camera di commercio ha organizzato questa tre giorni per prenderci una pausa e capire come dobbiamo costruire il futuro. Le aziende sono dei soggetti particolari, sono tante e hanno una funzione nella società, che è quella di creare il benessere e la ricchezza che viene distribuita. Ma le imprese vivono di contesto, se c’è una società che ha paura, anche le imprese avranno paura, non faranno investimenti, non assumeranno e non creeranno occasione per creare nuovi servizi. Serve quindi che il mondo delle imprese abbia una sua visione e un suo ottimismo. Per questo abbiamo voluto che nella casa delle imprese si parlasse di questi temi”, ha concluso. “Siamo riusciti a portare qui un momento di riflessione sul futuro, che può sembrare oscuro, ma che può anche essere esplorato”, ha commentato il segretario generale della Camera di commercio di Roma, Pietro Abate. “Dobbiamo guardare oltre – ha aggiunto – fare uno sforzo di lanciare la nostra visione oltre i tempi che viviamo per capire cosa ci aspetta. L’idea è quella di fare uno sforzo di capire e rendere intellegibile la realtà a cui andiamo incontro il futuro diventa meno incerto e fattore di speranza. Il mondo intero ha buoni motivi per guardare al futuro con attesa e speranza”, ha concluso.

“Il futuro è nelle nostre mani, e quindi dipenderà da quello che decidiamo”, ha sottolineato il professor Parisi. “L’Europa – ha aggiunto – nei prossimi giorni vota, e quello che succederà dipenderà dal voto che i cittadini europei faranno. Una priorità da portare sui tavoli sono le guerre, bisogna fare il possibile per bloccare le guerre, sia quella in Ucraina che quella in Palestina. Questo è fondamentale. E bisogna riprendere in mano il discorso della politica, che è stata assente in questo ultimo periodo, quindi bisognerebbe avere una Europa più attiva dal punto di vista politico. In Italia, lo stato di salute della ricerca è sempre stato a pelle di leopardo, ci sono esempi di ricerca che sono magnifici e invidiati da tutto il mondo e poi centri di ricerca rimasti un pochino indietro. Come le università, alcune ottime e altre periferiche un po’ lontane dagli standard che devono avere. Con il Pnrr ci sono stati grandi finanziamenti alla ricerca scientifica, una cosa giusta perché la ricerca scientifica è una leva per il futuro. Ma questi scadranno nei prossimi anni”.

“Come scienziati abbiamo formato tanti giovani con questi fondi e sarebbe un peccato che poi debbano andare all’estero, che in Italia capita spessissimo. Il governo deve capire che bisogna aumentare i fondi ordinari alla ricerca scientifica”, ha spiegato ancora Parisi. Per quanto riguarda il cambiamento climatico “la reale situazione è quanto sostenuto dal 99 per cento degli scienziati che si occupano di clima. I negazionisti non hanno mai lavorato su questo, mentre l’uno per cento con la testa un po’ matta lo si trova in tutte le categorie. La situazione è drammatica. Le ondate di calore sono disastrose per la salute. L’anno scorso ha fatto 20 mila morti. Con ondate più forti potrebbero aumentare. Le persone anziane sentono poco la sete bevono poche e quindi vanno molto facilmente in disidratazione e hanno problemi di questo tipo”, ha concluso Parisi. “Per affrontare il futuro dobbiamo dare risposte alle questioni fondamentali come la crisi climatica e avere un dialogo diverso con le persone così che possano sentire le sfide e sentirsi parte della soluzione”, ha sottolineato l’ex sindaco di New York, Bill De Blasio. “Dobbiamo portare sempre di più le persone nella democrazia, l’alienazione che tante persone sentono è perché il governo o le democrazie non le ascoltano o non dialogano con loro. È necessario fare cose tangibili, come abbiamo fatto a New York, per dare alle persone opportunità e speranza, e quando succede la democrazia è più forte ed è possibile affrontare le grandi sfide”, ha concluso.

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