Il festival presenterà 7 lungometraggi e 2 documentari, offrendo una panoramica sulla storia e la società azerbaigiana. Ad aprire la rassegna, che si concluderà domani 24 giugno, il film "Ali e Nino"
Nella splendida cornice della Casa del Cinema di Villa Borghese ha aperto le sue porte al pubblico il primo Festival del Cinema Azerbaigiano.
La serata di inaugurazione ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo delle istituzioni – tra cui il consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica Ambasciatore Emanuela D’Alessandro e la presidente della Commissione Capitolina Carola Penna, della politica, rappresentanti del cinema internazionale, del mondo dell’arte, della cultura e dei media, che hanno dato l’avvio alla rassegna con un cocktail di benvenuto che ha preceduto la prima proiezione in programma.
Ad aprire la serata i saluti dell’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia, S.E. Mammad Ahmadzada, che ha ringraziato il numerosissimo pubblico per la partecipazione, illustrando brevemente le caratteristiche di un festival che presenterà nelle tre giornate 7 lungometraggi e 2 documentari, offrendo una panoramica sulla storia e la società azerbaigiana. Il Festival si inserisce nell’ambito delle iniziative per i 25 anni di relazioni diplomatiche tra Italia ed Azerbaigian, rapporti che sono giunti ad un livello di partenariato strategico e che investono positivamente tutti i campi delle relazioni, dalla politica alla cultura, come il Festival del Cinema dimostra.
Ha poi preso la parola l’Ambasciatore della Repubblica di Georgia in Italia S.E. Karlo Sikharulidze, con un intervento a testimonianza di una grande amicizia tra il popolo azerbaigiano e georgiano, come confermato dal film Ali e Nino, che ha al centro della sua storia proprio il profondo amore tra una ragazza cristiana georgiana, Nino, e un giovane musulmano azerbaigiano, Ali, alle prese con gli sconvolgimenti a cavallo tra la prima guerra mondiale e l’avvento dell’URSS.
Sono intervenuti a seguire il Presidente del Gruppo di amicizia Azerbaigian-Italia presso il Parlamento azerbaigiano Azer Karimli, lo scenografo e regista Gianni Quaranta, vincitore di un Oscar alla Scenografia e conoscitore dell’Azerbaigian, il prof. Romolo Ercolino, autore del libro “Essad Bey. Scrittore azerbaigiano a Positano”.
Non sono mancati i ringraziamenti a tutti gli enti che hanno collaborato alla realizzazione di questa importante rassegna: la Fondazione Heydar Aliyev, il Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica dell’Azerbaigian, Azertag, Itazercom, la Casa del Cinema, il Comune di Roma, Leonardo Spa e i media partner AGI e Azerbaijan news.
A seguire, il Festival è stato formalmente inaugurato con la proiezione del film “Ali e Nino”, basato sull’omonimo romanzo, caposaldo della letteratura azerbaigiana, dello scrittore Essad Bey, sepolto proprio in Italia, a Positano. Tra gli interpreti, nel cast internazionale, figura l’attore italiano Riccardo Scamarcio, diretto dal premio Oscar Asif Kapadia, con sceneggiatura di Christopher Hampton e produzione esecutiva di Leyla Aliyeva, vice presidente della Fondazione Heydar Aliyev.
Da oggi in programma 8 pellicole, a partire dalle ore 11,30 del mattino per finire con la proiezione serale delle 21,30.
Presenti nelle prossime proiezioni anche rappresentanti del settore del cinema e della cultura azerbaigiani, tra cui la nota attrice azerbaigiana, autrice della sceneggiatura del film “La città interna”, Tahmina Rafaella e la Presidente della Fondazione della Cultura e del Patrimonio Turco Gunay Afandiyeva, in rappresentanza del nonno e del padre, rispettivamente autori del libro da cui è tratto il film “Il destino del Sovrano” e della sceneggiatura dello stesso.