E’ il valzer delle terrazze romane a spingere di nuovo in alto i servizi di accoglienza degli hotel di fascia alta. L’estate appena trascorsa si può archiviare (anche) come la stagione del grande successo dei ‘dehors pensili’ affacciati (per loro, e nostra, fortuna) sulle bellezze della Capitale. E l’ottobrata romana promette di mantenere intatta, ancora per qualche settimana, la magia di un pranzo o un aperitivo ‘a tu per tu’ con il cielo di Roma. Con grande sollievo dei cinque stelle che, nell’attesa del ritorno del turismo internazionale, e con tante stanze da riempire, già nella primavera 2021 avevano avuto l’ottima intuizione di concentrare l’attenzione sugli spazi all’aperto. E così le terrazze gourmet, dove è di casa la sindrome da Stendhal (capogiro da troppa emozione davanti ai capolavori d’arte), hanno fatto da ‘volano’ alla ripartenza delle strutture alberghiere, prima con il pubblico locale e poi finalmente con i clienti stranieri.
Contribuendo soprattutto ad un cambio sostanziale nelle abitudini e negli stili di vita dei romani, che si sono finalmente avvicinati a queste location una volta percepite come esclusive, o comunque ‘territorio’ per ospiti di altri Paesi. E invece. Al settimo piano del Sofitel di via Lombardia c’è un ristorante di cucina romana contemporanea (lo chef è Giuseppe D’Alessio) con un design eclettico. Da qui lo sguardo può spaziare sulla vicina Villa Medici fino al Cupolone, perfino dalla postazione delle cucine. “Settimo è stato ideato come restaurante autentico, per chi ama la romanità.
Dalla scorsa primavera qui abbiamo visto i romani calorosamente ritornare, nel rispetto delle norme anti-Covid, spinti dalla voglia di rivedersi” spiega Manuela Rampado, Director Sales & Marketing di Settimo Cuisine & Terrace. A poche centinaia di metri, un altro tuffo nella meraviglia condotti da Gianmarco Panico, responsabile di Adèle Mixology Lounge all’ultimo piano dell’hotel Splendide Royal, ancora più in alto del ristorante Mirabelle. E’ lui che ha in mano le chiavi del paradiso: sette gradini verso il cielo e si apre una vista spettacolare a 360 gradi. Racconta di quella volta che un cliente, ammutolito dal panorama, ha aspettato seduto in ammirazione che terminasse lo spettacolo del tramonto sui tetti e sulle cupole, prima di ‘risvegliarsi’ dall’estasi e ordinare un aperitivo. “Gli italiani hanno riscoperto Roma, e queste tradizioni che erano del turismo straniero” dice Panico. Altro punto di vista, ma lo spartito non cambia dalle parti di Trinità dei Monti.
La doppia terrazza dell’hotel ‘Il Palazzetto’ inquadra da vicinissimo la Scalinata e piazza di Spagna, con il suo viavai: “La clientela romana ha riscoperto il posto ed è stata fidelizzata, e la clientela internazionale è tornata. Ci spettiamo un incremento” conferma Ilario Bonzani, Food & Beverage Director, responsabile di quest’area strategica anche nel vicino hotel Hassler, un’altra icona per chi ama guardare Roma dall’alto.