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Morto Bernardo Bertolucci, addio al grande regista

Ha vinto due Oscar per L'ultimo imperatore, con i suoi film ha fatto la storia del cinema. Aveva 77 anni

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È morto Bernardo Bertolucci, il grande regista italiano aveva 77 anni ed era da tempo malato. Con i suoi film ha fatto la storia del cinema italiano e mondiale, ha vinto due Oscar per L’ultimo imperatore ed è stato nominato e ha raccolto riconoscimenti da tutti i più importanti festival del mondo. Il grande maestro si è spento oggi nella sua casa romana.

Nato a Parma il 16 marzo 1941, figlio del poeta Attilio, fratello del regista Giuseppe e cugino del produttore Giovanni. Inizia la sua carriera seguendo l’esempio paterno, ma ben presto s’innamora del cinema, dove muove i primi passi come assistente alla regia di Pier Paolo Pasolini nel suo primo lungometraggio Accattone. Grazie a Pasolini scrive e dirige il suo primo film La commare secca. 

Al centro dei suoi film c’è spesso l’individualità delle persone e la loro reazione ai cambiamenti della società al loro intorno. È la tematica di Prima della rivoluzione, film del 1964, dove recita Adriana Asti, la sua compagna per molti anni conosciuta sul set di Accattone. Ambientato nella sua Parma, Prima della rivoluzione affronta la tematica del suicidio: un giovane non riesce a reagire alla morte del suo migliore amico e intavola una relazione con una sua lontana zia. A questi titoli seguono Partner, Strategia del ragno, ispirato a Borges, e Il Conformista.

Il tema della trasgressione – come unica risposta al conformismo – è uno dei portanti del suo cinema amato in Italia e all’estero, come si evince nel titolo che fece scandalo: Ultimo tango a Parigi. Interpretato da Marlon Brando, Maria Schneider fu censurato in Italia e l’attrice accusò l’attore e il regista per le violenze subite sul set. Anche lo stesso regista è tornato spesso a parlare delle violenze subite dall’attrice sul set.

Nel 1976 dirige Novecento, lunghissima epopea dedicata alle lotte contadine dell’Emilia-Romagna prima del secondo conflitto mondiale, in cui un cast pieno di stelle hollywoodiane racconta una storia profondamente italiana. 

Prima dell’exploit agli Oscar con L’ultimo imperatore dirige La Luna in cui palra di droga e incesto e La tragedia di un uomo ridicolo. Nel 1987 dirige e firma la sceneggiatura del kolossal L’ultimo imperatore, questo film vinse ben nove premi Oscar, due dei quali regia e sceneggiatura andarono allo stesso Bertolucci.

Nel 1990 parla del mondo degli expat, il regista viveva a Londra da tempo, ne Il tè nel deserto e torna a raccontare una storia di spiritualità tutta orientale in Piccolo Buddha nel 1993. Nel 1996 dirige lo splendido L’Assedio, interamente girato negli interni di un appartamento del centro di Roma. Nel 2003 racconta la Parigi del Maggio del 1968 attraverso le tre vite di due fratelli e di un giovane americano con un’enorme passione per il cinema, The Dreamers è un inno d’amore alla settima arte. Nel 2012 dirige il suo ultimo film Io e te, ispirato all’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. 

Tantissimi i riconoscimenti importanti che ha ottenuto nella sua lunghissima carriera: due nomination agli Oscar per Il Conformista e Ultimo tango a Parigi (sceneggiatura e regia nel 1972 e nel 1974); due Golden Globe per L’ultimo imperatore, tre David di Donatello per lo stesso film nel 1988; per lo stesso titolo ottenne un Nastro d’Argento. Nel 1997 un Pardo d’onore del Festival di Locarno, nel 2007 un Leone d’Oro alla Carriera e la Palma d’Oro alla Carriera nel 2011. 

La camera ardente sarà allestita domani, martedì 27 novembre, dalle 10 alle 19 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. La famiglia di Bertolucci ringrazia il Comune per la disponibilità, ci sarà anche una commemorazione aperta al pubblico in data da definirsi.

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