Mostre: a Palazzo Bonaparte a Roma torna Munch

La mostra, che ha avuto una precedente tappa a Palazzo Reale di Milano dove ha registrato un record assoluto di visitatori, racconta l'intero percorso artistico di Munch

L'anteprima della mostra dedicata a Munch, aperta Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di sua maestà la regina Sonja di Norvegia.

Apre oggi al pubblico e va avanti fino al 2 giugno, a Palazzo Bonaparte a Roma, la mostra “Munch. Il grido interiore”. L’esposizione, tra le più attese dell’anno nella Capitale, conta oltre cento capolavori prestati eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo, per una straordinaria retrospettiva che racconta l’intero percorso di uno degli artisti più amati del mondo, e anche più difficili da vedere. Basti pensare che a Roma le opere dell’artista mancavano da decenni. Adesso però, in mostra ci sono: La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–1924), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901), Danza sulla spiaggia (1904), e una delle versioni litografiche de L’urlo (1895). La mostra, che ha avuto una precedente tappa a Palazzo Reale di Milano dove ha registrato un record assoluto di visitatori, racconta l’intero percorso artistico di Munch, dai suoi esordi fino alle ultime opere, attraversando i temi a lui più cari, collegati gli uni agli altri dall’interpretazione della tormentata essenza della condizione umana.

Tra i principali artisti simbolisti del XIX secolo e anticipatore dell’Espressionismo, Munch è un artista dalla vita segnata da grandi e precoci dolori, in grado di instaurare col suo spettatore un’immediata empatia, facendo percepire, oltre che vedere, la sofferenza e l’angoscia raffigurate. La perdita prematura della madre a soli 5 anni e della sorella, la morte del padre e la tormentata relazione con la fidanzata Tulla Larsen sono stati il materiale emotivo primigenio sul quale l’artista ha cominciato a tessere la sua poetica, la quale si è poi combinata in maniera originalissima, grazie al suo straordinario talento artistico, con la sua passione per le energie sprigionate dalla natura. La mostra così è suddivisa in sette sezioni: allenare l’occhio; quando i corpi si incontrano e si separano; fantasmi; Munch in Italia; l’universo invisibile; di fronte allo specchio (autoritratto); l’eredità di Munch. Ad arricchire la mostra c’è anche un ricco palinsesto di eventi che coinvolgerà diverse realtà culturali della città e che andrà ad approfondire la figura dell’artista e ad espandere i temi delle sue opere.

Ieri l’esposizione è stata visitata in anteprima dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da sua maestà la regina Sonja di Norvegia. La mostra è curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo dell’artista, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio, è realizzata in collaborazione col Museo Munch di Oslo ed è prodotta e organizzata da Arthemisia. Main partner della mostra è la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, con Poema. La mostra gode del patrocinio del ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma assessorato alla Cultura, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 dicastero per l’Evangelizzazione. La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura e Statkraft, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner la Repubblica, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville, sponsor tecnico Ferrari Trento e radio partner Dimensione Suono Soft.

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