Nuvola: tante storie in una mostra – VIDEO

L’AD di Eur Spa, Cossellu, sottolinea l’originalità della rassegna di foto e letteratura curata da Marco Delogu nell’ambito di Eur Culture per Roma

‘’Una mostra bellissima, a noi piace la bellezza. La Nuvola è bella e noi vogliamo portare bellezza nella Nuvola, perché attraverso la bellezza crediamo sia possibile avvicinarsi ai cittadini e creare in questo quartiere un polo di cultura fruibile da parte di tutti’’.  Angela Cossellu, amministratore delegato di Eur Spa, commenta con Radiocolonna la mostra ‘’Eur Photo Project’’ – Letteratura e Fotografia: un amore contrastato, a cura di Marco Delogu, visitabile dal 26 febbraio all’8 marzo.

Un migliaio di foto e documenti invadono uno spazio di oltre 3000 mq dell’originale edificio progettato da Massimiliano Fuksas, facendo incontrare i visitatori con la letteratura, la storia e l’arte in modo occasionale, provocatorio, ma capace di catturare l’attenzione.

‘’ Ci piace essere originali – prosegue Cossellu – perché la struttura che accoglie questa mostra lo permette, è una struttura meravigliosa, moderna e innovativa e quindi cerchiamo di portare qualcosa innovativo che ci caratterizzi e caratterizzi il quartiere. Ci sta poi a cuore anche l’internazionalizzazione, abbiamo un evento molto tangibile in aprile con la Formula E.  Grazie a questa gara automobilistica l’Eur, la Nuvola e tutte le strutture che incidono nel quartiere,  saranno visibili in tutto il mondo.’’

Marco Delogu, noto fotografo di ‘’volti’’, spiega che la sua ‘’originale’’ mostra si è ispirato al rapporto fra letteratura e fotografia, tanto più che ultimamente solo la fotografia gli va strettissima.  ‘’Mi piace studiare altri linguaggi – confessa a Radiocolonna – principalmente la storia e la letteratura con ogni tanto puntate nella filosofia, che non è certamente la mia specializzazione ma mi entusiasma. E quindi Pasolini abitava qui, all’Eur, e il 5 marzo avrebbe compiuto 100 anni. Ho pensato che

all’Eur, a tutto il rapporto irrisolto tra molti aspetti del fascismo e il lavoro di Pasolini,  bisognasse celebrare una persona che aveva capacità e interesse per diversi linguaggi.’’

‘’In Eur Photo Project – continua Delogu – facciamo una grande serie di mostre sul rapporto fra letteratura e fotografia partendo dal centenario di Pasolini, con tutta una serie di fotografi che lo hanno rappresentato.  Celebriamo purtroppo anche il trentennale della morte del fotografo  Luigi Ghirri, legato allo scrittore Gianni Celati. Ci sono poi tante altre storie dalle lituane di Francesco Cataluccio, Edoardo Albinati, Sandro Veronesi, le piazze invisibili, Marcello Pastonesi sulla rotta balcanica, i 271 giorni di occupazione nazista e la Yoursenar che abbiamo dietro insieme a Mc Callin, nella storia dell’Impero Romano. Tutto sulla contaminazione di una serie di linguaggi a partire dalla contaminazione fra letteratura e fotografia’’.

Delogu aggiunge che ci sono anche dei lavori concettuali e che il segno di questa mostra è che non c’è una fotografia esclusivamente documentativa, ma c’è una fotografia sentita, identitaria, dove ogni persona è libera e tira fuori un suo linguaggio molto forte. ‘’C’è pochissima documentazione fotogiornalistica – precisa – al di là della rotta balcanica dove però l’operazione che ci interesse è che Pastonesi quasi smette di fotografare e decide di scrivere la rotta balcanica.’’

Nella Mostra c’è anche uno spazio libero nel quale però Delogu tiene a sottolineare che tutto è guidato e pensato.’’ Non è che arrivi qui ed esponi – rileva – è un lavoro dove tutto quanto specie nel rapporto fra fotografia e letteratura è assolutamente all’interno di un concept definito’’.

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