Per otto romani su dieci gli eventi culturali in periferia sono dei presidi sociali e di legalità e per questo vanno difesi e valorizzati. A rivelarlo è l’indagine sugli eventi culturali nella città di Roma realizzata per Confcommercio Roma in collaborazione con Format Research, presentata nella sede di Casa Cinema Roma. Secondo l’indagine, ottenuta conducendo 1.500 interviste nel periodo tra il 19 ottobre e il 6 novembre, l’81,4 per cento degli abitanti della Capitale vede nelle iniziative culturali uno strumento di tutela sociale. Più del 57 degli intervistati, inoltre, ritiene che gli eventi culturali abbiano un alto impatto per la città di Roma sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale. La percentuale, tuttavia, scende al 31,5 per cento in riferimento al proprio quartiere. Tra i vari possibili eventi, per il 92,6 per cento dei romani sono principalmente quelli cinematografici nazionali e internazionali a costituire occasioni di rilancio per la città di Roma. Seguono le arene estive (91,5 per cento) e i grandi eventi di teatro (91,4 per cento). Seppur con un valore percentuale più basso rispetto agli altri, anche i piccoli teatri periferici sono valutati positivamente (87,2 per cento). “L’indagine ci conferma che la domanda di consumi culturali è forte, diffusa e crescente a Roma, e che questa è una città che ha fame di policentrismo, che vuole che il consumo culturale sia disponibile su tutto il territorio”, ha commentato il presidente della Confcommercio di Roma, Pier Andrea Chevallard.
“Come Confcommercio – ha aggiunto – siamo sensibili al tema della diffusione e crescita delle imprese culturali, una risorsa enorme per il territorio della città, e abbiamo supportato la consapevolezza e che il cinema e il teatro sono risorse fondamentali per il territorio”. Per il rilancio delle periferie, ha aggiunto il presidente del coordinamento Cultura e grandi eventi di Confcommercio Roma, Valerio Toniolo, “non bastano eventi spot, ma è necessario collegare infrastrutture e servizi di supporto”. Nell’indagine sono stati inoltre inseriti dei focus di approfondimento rivolti esclusivamente ai residenti delle zone in cui hanno avuto sede alcuni eventi culturali, ovvero: Corviale, Monteverde, Esquilino e Parco degli Acquedotti. “C’è l’esigenza di spingere affinché le zone siano ricche di servizi che siano raggiungibili e che possano essere realizzate infrastrutture fisse per ospitare gli eventi”, ha concluso Toniolo. Di diffusione degli eventi culturali in tutto il territorio della Capitale ha parlato anche l’assessore romano al Turismo ai Grandi eventi, Alessandro Onorato, secondo cui “’l’eventistica culturale, artistica e sportiva distribuita nella città è fondamentale e sarà uno strumento che utilizzeremo nei prossimi mesi per distribuire i flussi turistici. Oggi abbiamo un turismo che ha raggiunto livelli record, dopo il periodo del Covid che a Roma ha generato drammi economici, ma è troppo concentrato in centro”. Anche in occasione del Natale, ha concluso Onorato, “annunceremo dei grandi eventi nelle periferie, che devono avere stessi diritti e possibilità di partecipazione dei cittadini del centro di Roma. Stiamo preparando 4 eventi che ci saranno a Ostia, Torre Maura, piazza San Giovanni Bosco e Casal de’ Pazzi. Grandi artisti che andranno a intrattenere il periodo natalizio”. All’evento di questa mattina hanno partecipato anche il presidente della commissione Cultura della Camera dei deputati, Federico Mollicone, e il presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luca Farinelli.