





Le cupole delle chiese di piazza del Popolo a Roma non sono più identiche. Le tegole che coprono la cupola della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, recentemente restaurata, non sono più, infatti, color giallo crema ma danno al blu carta da zucchero. Nuove frontiere del restauro? No. Secondo alcuni si tratta di un clamoroso errore. Le due chiese, infatti, sono “gemelle”, e tali avrebbero dovuto rimanere.
L’errore è stato svelato subito dopo la fine del restauro della cupola della basilica, datata 1679 che si trova, per l’appunto, tra via del Corso e via di Ripetta. Si tratta di una delle due chiese le cui facciate si stagliano all’inizio del tridente tra via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta.
La grossolana svista è emersa chiaramente agli occhi dei romani quando sono stati abbassati i ponteggi superiori dalla chiesa gemella. Le tegole grigie sulla sua cupola hanno mostrato subito, e chiaramente, una dominante azzurra in totale contrasto con il color grigio-giallino della sua vicina, la basilica di Santa Maria in Montesanto, detta anche chiesa degli artisti, la cui cupola è opera di Gian Lorenzo Bernini.
“Il nuovo restauro sulla chiesa di Santa Maria dei Miracoli, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma, ripristina il colore delle formelle di ardesia che nel ‘700 l’architetto Carlo Fontana pose sul tetto di entrambe le chiese gemelle di Piazza del Popolo – si legge in un comunicato della stessa Soprintendenza Speciale di Roma – L’intervento fatto invece alcuni anni fa sull’altra chiesa gemella, Santa Maria in Montesanto, detta anche chiesa degli artisti, è provvisionale, dunque provvisorio, e per la ristrettezza dei fondi è stato funzionale solamente a mettere in sicurezza il tetto dell’edificio da possibili infiltrazioni. La Soprintendenza – conclude – auspica nel prossimo futuro un ulteriore intervento che restituisca anche al tetto di Santa Maria in Montesanto il suo originale colore”.
I restauri sul monumento – finanziati con un importo di 232.500 Euro – erano iniziati solo un paio di anni fa, pur essendo previsti anni prima dell’intervento sulla vicina chiesa degli artisti. I lavori su quest’ultima, di un valore 491.000 Euro, erano stati fatti nell’ottobre 2013. Una seconda fase – finanziata dall’azienda Bonduelle – aveva riguardato gli interni e che si era conclusa a maggio del 2014 con il restauro dei dipinti della volta della sacrestia raffiguranti una “Gloria di angeli con strumenti della passione”, attribuita a Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio.