Primo fine settimana di giugno nel segno della cultura a Roma. In occasione della prima domenica del mese torna nella Capitale l’ingresso gratuito in musei civici e siti archeologici. Saranno aperte a ingresso libero il Parco Archeologico del Celio, con il Museo della Forma Urbis, l’Area Sacra di Largo Argentina, l’area archeologica del Circo Massimo e Villa di Massenzio che per l’occasione prolungherà l’orario di apertura fino alle ore 22.00. L’area archeologica dei Fori Imperiali e i Mercati di Traiano potrebbero avere limitazioni negli accessi a causa della concomitante parata prevista nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Questi i musei civici aperti: Musei Capitolini; Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali; Museo dell’Ara Pacis; Centrale Montemartini; Museo di Roma; Museo di Roma in Trastevere; Galleria d’Arte Moderna; Musei di Villa Torlonia; Serra Moresca di Villa Torlonia; Museo Civico di Zoologia.
Sono due le mostre che aprono al pubblico al Macro da oggi. “Il sospetto del paradiso” è l’esposizione dedicata alla poetessa Patrizia Cavalli (Todi, 1947 – Roma, 2022), figura cardine della letteratura italiana del secondo Novecento. Il progetto espositivo permette di conoscere, attraverso oltre 200 fotografie di Lorenzo Castore – scattate nell’arco di una settimana, due mesi dopo la morte della poeta e poco prima che la casa venisse smembrata – la casa dove Cavalli ha vissuto per quasi 50 anni. Una selezione di dattiloscritti e manoscritti rivela l’utilizzo della Cavalli di una raffinata tecnica poetica e di un lessico d’uso quotidiano composto da strutture metriche classiche che le permettono di condensare i misteri dell’esistenza, portando il lettore di fronte all’apparizione poetica. La mostra riunisce anche i progetti editoriali nei quali ha collaborato con artisti visivi o ha presentato scritti sull’arte. Viene inoltre mostrato il processo impiegato dalla poeta per l’annotazione, la costruzione, la limatura e la pubblicazione delle poesie. Infine, nel video di Gianni Barcelloni dalla serie “Il navigatore. Ritratti di scrittori”, Patrizia Cavalli legge le sue poesie. Al centro della sala, una teca mostra in maniera randomica 105 ritagli di carta con annotati liste della spesa e pensieri.
La mostra “Roma 1961-1969” ripercorre invece il rapporto della pittrice statunitense Marcia Hafif con Roma e con la sua scena artistica attraverso le opere realizzate durante il suo lungo soggiorno nella città dal 1961 al 1969. Il progetto espositivo porta al pubblico opere su tela e su vinile caratterizzate da uno stile che Hafif ha definito “pop-minimale”, nelle quali i pattern geometrici lasciano progressivamente spazio alle “hill shapes”, le forme collinari tra le più rappresentative del periodo romano dell’artista. A completare l’esposizione, quattro serie di fotografie in bianco e nero – tra cui Roman Shopkeeper (1968), Italian Party (1968) e Roman Windows (1969) esposte per la prima volta – che offrono uno sguardo inedito sulla ricerca fotografica di Hafif, iniziata a Roma grazie all’aiuto dell’amico Tony Vaccaro.
Sabato 1 giugno, invece, in occasione della prima apertura serale sarà possibile visitare la Villa di Massenzio con la suggestiva illuminazione del nuovo impianto inaugurato lo scorso 20 aprile. Presso l’ingresso, il Mausoleo e il Circo operatori specializzati illustreranno il sito archeologico in lingua italiana e inglese dalle ore 19 alle 21:50. Ed ancora. Prende il via il Caracalla Festival 2024, il cartellone estivo del Teatro dell’Opera di Roma che, dal 3 giugno al 10 agosto, torna a far vivere gli storici spazi delle terme romane. L’arena con 4.500 posti e il Teatro del Portico, nell’area del cosiddetto tempio di Giove, che accoglierà nuove e differenti esperienze artistiche: dall’opera alla musica pop e da film, dalla danza al circo contemporaneo, passando per il teatro e il cinema. Si parte il 3 e 4 giugno alle 21 con Fiorella Sinfonica, l’atteso concerto di Fiorella Mannoia che porterà al pubblico i suoi successi accompagnata dall’orchestra. In collaborazione con la Repubblica, poi, il 2 giugno alle 20:30, nella cavea, è in programma Una ballata per un amico. Una serata per Ernesto Assante, spettacolo-evento in ricordo del critico musicale recentemente scomparso che vedrà sul palco, tra gli altri, Francesco De Gregori, Luca Barbarossa, Peppe Servillo, Carlo Verdone, Niccolò Fabi, Neri Marcorè, Stefano Di Battista e Giancarlo De Cataldo.
Il 3 giugno prende il via il “Roma Summer Fest”, la rassegna estiva di concerti in calendario fino a settembre nella cavea dell’Auditorium. L’apertura di questa edizione è affidata ai The National che tornano in Italia dopo due anni di assenza per presentare i nuovi album The First Two Pages of Frankenstein e Laugh Track. Da oggi e fino al primo giugno torna sul podio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato Direttore principale dell’Orchestra e del Coro dal 1992 al 1997, Daniele Gatti, attualmente Direttore Principale del Maggio Musicale Fiorentino, consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra e prossimo Direttore musicale della Staatskapelle di Dresda. In programma le più belle Sinfonie e i Cori più amati delle opere di Giuseppe Verdi. Aprirà la serata la Sinfonia dell’opera Luisa Miller; quindi, sarà la volta delle Danze e di “Patria oppressa!” da Macbeth, “Spuntato ecco il dì d’esultanza” dal Don Carlo; dal Nabucco la Sinfonia e naturalmente Va’ pensiero, tra i brani più famosi dell’intera produzione verdiana. Dopo la Sinfonia dei Vespri siciliani sarà la volta delle Danze dell’Otello per concludere con l’Aida di cui Coro e Orchestra eseguiranno Gloria all’Egitto, che comprende anche la celebre Marcia trionfale.
Torna la musica dal vivo sul palco della Sala Grande del Teatro di Tor Bella Monaca. A 43 anni dalla scomparsa di Rino Gaetano, il 2 giugno alle 18 è atteso Ad esempio a me piace Rino, concerto della tribute band Tesi e Illusioni che celebra la breve ma intensa parabola del cantautore tra aneddoti e musica. Infine prende il via domani al Laghetto dell’Eur, dopo il grande successo di Alice nel Paese delle Meraviglie, This in Wonderland, che ha incantato oltre 600 000 partecipanti, un nuovo percorso espositivo che condurrà gli spettatori in un universo di luci e di emozioni vivide. La narrazione di quest’anno invita gli spettatori a seguire le vicende di un pezzo di legno fuori dal comune, Pinocchio, il burattino dal naso estensibile, testimone di menzogne innocenti, frutto del desiderio ardente di Geppetto, ponte tra il mondo dell’immaginario e quello tangibile. I visitatori si imbatteranno in un sogno a occhi aperti che si dispiega come un viaggio a ritroso intessuto di promesse e inganni, un cammino personale in cui si riflettono le nostre ambizioni più nascoste e le paure più profonde