Categorie: Cultura e spettacolo

Roma: a febbraio 2026 riapre il Teatro Valle con prima programmazione

sopralluogo svolto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dall'assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio

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Aprirà a febbraio del 2026 il Teatro Valle con una programmazione limitata fino a maggio. È quanto emerso oggi dal sopralluogo svolto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dall’assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio. Lo stanziamento complessivo ammonta quasi 11 milioni di euro, ai 7,2 milioni iniziali si aggiungono i 3,7 milioni per la variante, di questi 1,5 milioni sono finanziati dal ministero della Cultura e il resto dal Comune di Roma.

I lavori sono arrivati alla conclusione della fase di demolizione a cui seguirà la ricostruzione che è vincolata alla pavimentazione medievale, non di pregio, hanno spiegato i tecnici, di cui la Soprintendenza ha autorizzato la rimozione. È stato avviato il restauro delle superfici dei palchi che marcerà in parallelo con le attività di ricostruzione e della realizzazione dell’impianto antincendio e del condizionamento e riscaldamento che servirà tutti i palchi. Previsto anche il restauro del soffitto in tela.  La variante approvata dal Campidoglio è di 3,7 milioni di euro che porta il valore complessivo dei lavori a 10,5 milioni di fondi arrivati da Roma Capitale e dal ministero della Cultura che ha contribuito con un milione di euro.

“Volevamo valorizzare la richiesta della Fondazione – ha detto il sindaco di Roma Gualtieri – di recuperare la buca dell’orchestra, che è stata caratteristica della prima fase del teatro, che era il teatro dell’opera di Roma prima del Costanzi”. Il rallentamento dei lavori, ha spiegato Gualtieri “è stato legato all’attesa di ok anche dalla soprintendenza statale, rispetto a un pavimento medievale ritrovato sotto l’area destinata ai camerini”, che verrà smantellato. “Siamo Uniti alla Fondazione per sostenere questo lavoro e sollecitare il rispetto della deadline, che ci consente di celebrare al meglio la ricorrenza della fondazione avvenuta nel 1726”. Il teatro, ha concluso Gualtieri “verrà dato alla Fondazione come teatro di sperimentazione”.

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