Roma: alla Vaccheria dell’Eur un “Viaggio nella Pop Art”

La mostra sarà nell’antico casale fino al 31 marzo 2025 e presenterà circa 200 opere provenienti da collezioni private e raccolte dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini, con accesso libero e gratuito. Una Factory d’arte sempre in divenire fortemente voluta dalla Presidente del Municipio IX con delega alla cultura Titti Di Salvo.

Dopo due anni di mostre di arte contemporanea di grande successo come Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria e Dal Futurismo all’arte virtuale, si inaugura oggi la mostra dal titolo Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose, che fino al 31 marzo 2025 presenterà circa 200 opere provenienti da collezioni private e raccolte dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini, con accesso libero e gratuito. Ad ampliare l’offerta culturale si svolgerà la prima edizione di From Pop to Pop, festival dedicato alla cultura pop in programma dal 13 al 15 settembre con eventi a ingresso libero tra convegni, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e concerti.

Passeggiando tra le opere esposte, si parte dalla Pop Art americana con le opere di Andy Warhol come Liza Minnelli e Cow, il Fate Presto, interpretazione in stile Pop Art della prima pagina del quotidiano Il Mattino del 26 novembre 1980 che esortava l’intervento di soccorso per il terremoto in Irpinia. A completare il viaggio nella corrente americana opere iconiche di Roy Lichtenstein con le famose opere Sunrise e Shipboard Girl, poi Robert Rauschenberg con Sky Rite e infine, ma conosciutissimo, Robert Indiana con Liebe Love, suo motivo distintivo, riprodotto in diversi formati e materiali in tutto il mondo.

Nonostante nelle opere emerga un mondo colorato, con fumetti e tematiche allegre, in realtà dietro questa apparenza, spesso ironica, si nasconde l’ansia e l’angoscia di un periodo storico in totale trasformazione e travolto dal consumismo materiale di prodotti seriali e industriali d’uso comune. Gli artisti trasformano in arte qualsiasi aspetto della vita quotidiana, come i Campbell’s soups, barattoli portamonete del 1967, ed entrano a far parte integrante dei mass media nella stampa con la pubblicità, nella televisione e nel cinema. Sempre coinvolgente l’arte di Mark Kostabi con l’opera coloratissima Gaming the Course of History, qui esposta per la prima volta, e con altri disegni a matita.

Una sezione della mostra si concentra sul protagonismo femminile e sulla forza dirompente delle artiste donne della New Pop Art, per passare poi all’arte che coinvolse Roma negli anni Sessanta nella Scuola di piazza del Popolo, nata presso il Caffè Rosati e la Galleria la Tartaruga di Plinio De Martis attorno ai fondatori Franco Angeli. In mostra i quadri di Franco Angeli con stencil e vernice spray o pittura e strati di garza, Tano Festa con i suoi dipinti monocromi, Manet del 1981, e Mario Schifano, l’esponente certamente più conosciuto, personalità poliedrica ed eccentrica.

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