Fino al 26 novembre sarà possibile scoprire le opere d’arte moderna e contemporanea presentate dalle oltre 150 gallerie d’arte nazionali con molte presenze del Nord Italia ed estere di altissimo livello provenienti da Tel Aviv a Dubai, Londra, Parigi, Barcellona, Knokke fino a New York e Osaka. Ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. e promossa con EUR Spa, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e la consulenza di Valentina Ciarallo, quest’anno questa terza edizione si presenta ricca di novità e spunti interessati per aprire e far conoscere l’arte contemporanea al pubblico in una linea sottile che unisce l’aspetto commerciale della vendita a quello più puramente culturale della conoscenza.
Così accanto agli stand dei Galleristi troviamo alcune delle istituzioni museali e culturali più rappresentative del Ministero della Cultura. Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo presenta due opere centrali della propria Collezione, Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes, mentre il Museo delle Civiltà, partecipa con diversi artisti, fra cui Victor Fotso Nyie e la sua opera in ceramica Suivre ses Reves. Inoltre, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, che espone Nero bianco nero (1955), opera iconica di Alberto Burri, e l’Archivio Luce Cinecittà che presenta due postazioni/installazioni site specific.
Significativa la partecipazione della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC con un’isola informativa digitale che presenta le numerose attività legate alla promozione e al sostegno delle arti visive e dell’architettura contemporanee.
Numerosi gli stand emergenti e interessanti per il loro impegno nel promuovere e far conoscere l’arte contemporanea non solo in occasione della fiera, ma con esposizioni permanenti nelle loro sedi, come lo spazio Treccani Arte con la presenza di opere di artisti emergenti come Fabiana di Donato con “la Torre, opere sovrapposte” del 2021.
Passeggiando tra gli stand è possibile ammirare i grandi artisti dell’arte contemporanea come Pistoletto, Mitorai, Balla, Castellani, Boetti, Damien Hirst, ma anche scoprire, soprattutto al piano superiore, gli artisti ancora oggi attivi, che attraverso le loro opere ci portano a riflettere e forse a conoscere più nel profondo il tempo che stiamo vivendo. È facile così, spesso incontrare l’artista che presenta, descrive e spiega le sue opere, rendendole più vicine e comprensibili. Nello stand Vittoria di Tiziana Todi l’artista Susanna De Angelis Gardel ci racconta: “Le mie sculture rispecchiano sentimenti universali; infatti, il nome delle mie opere è sempre in greco per indicare l’eternità. La loro fisionomia è quella del volto femminile, ma astratto, e mostrano delle sedie che sembrano fuoriuscire dalla testa: alcune, quelle piene, rappresentano i pensieri carichi, forti, intensi e insieme quelli già svuotati, esauriti, nelle seggioline vuote. Esse volano, si allontanano si agitano nel voler indicare il loro continuo muoversi e svilupparsi nel nostro esistere.”
In Arte in Nuvola, dopo aver ospitato Israele e Ucraina nelle prime due edizioni, quest’anno è stata scelta l’Australia con la mostra Threads and Lands con una selezione di opere d’arte realizzate da artisti indigeni e che rappresentano una vasta gamma di tecniche e mezzi artistici, tra cui pittura, scultura e arazzi.Inoltre, grazie alla partecipazione attiva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura, con Regione Lazio e Roma Capitale, è possibile ammirare in anteprima assoluta ben 40 opere della Collezione Farnesina, con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro, Agostino Iacurci e Tommaso Binga.
Il successo della mostra ha dimostrato chiaramente di come Roma, identificata un tempo come città più improntata e interessata all’arte antica e pittorica fino all’Ottocento, sia invece, oggi, interessata sempre di più a conoscere ed investire nel contemporaneo.
“Questa è una fiera assolutamente in crescita, che si sta strutturando a diventare sempre più internazionale. Un fiore all’occhiello non solo per la Capitale, ma per l’intero mercato dell’arte nel settore. – ci spiega Fabrizio Russo della Galleria Russo, attiva dal 1898 – Questa fiera potrà offrire in futuro una selezione sempre più importante di opere con un’estensione anche maggiore del numero degli stand e perché no, si potrebbe anche creare un corner di arte antica. Roma non ha ancora sufficienti spazi per l’arte contemporanea non permanenti e ne ha bisogno poiché vi è un forte interesse per l’arte contemporanea che va assolutamente incentivata.”