Il cantautore romano di fama internazionale, Antonello Venditti, ha ricevuto oggi in Campidoglio la Lupa Capitolina dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sulle note della sua canzone “Ho fatto un sogno”. L’artista in cambio del riconoscimento ha donato il suo cappello alla città, rendendolo al sindaco Gualtieri e simbolicamente a tutti i romani. Venditti, nato a Roma e cresciuto nel quartiere Trieste, ha iniziato la sua carriera negli anni Settanta, con l’album “Theorius Campus”, scritto con Francesco De Gregori. Alla Capitale il cantautore ha regalato alcune delle più celebri canzoni, da “Roma capoccia” a “Sora rosa”, passando per gli inni calcistici “Grazie Roma” e “Roma Roma” che hanno conquistato generazioni di ascoltatori. Oggi in suo onore in Aula Giulio Cesare in Campidoglio c’erano anche gli studenti del liceo classico Giulio Cesare, lo stesso frequentato dall’artista e che ha celebrato con la canzone “Notte prima degli esami”.
“L’arte di Venditti non ha bisogno di essere commentata, stiamo parlando di un artista che come pochissimi ha saputo cantare e raccontare la nostra città e i sentimenti che tanti di noi abbiamo vissuto”, ha detto il sindaco Gualtieri, inaugurando la cerimonia tra gli applausi dei presenti. “La mia generazione in particolare si è sentita rappresentata da questo artista e dalla sua bellissima arte, quindi vorrei ringraziarlo non solo per la sua grandezza come artista, ma anche come persona – ha aggiunto il sindaco -. La tua Roma, quella da Valle Giulia a Villa Borghese, dal Tevere sognante sui ponti, la città aperta e inclusiva, l’hai saputa raccontare e so che continuerai a farlo”.
“Sono onorato ed emozionato per questo riconoscimento – ha replicato Venditti -. Roma è casa mia e la amo in tutte le sue forme, anche con i suoi difetti. Noi romani pensiamo che Roma sia una città odiata, ma invece è amata da tutto il mondo. Vogliamo fare Roma great again”, ha detto sorridendo. “La canzone che ho scelto per oggi è Ho fatto un sogno, nata per coloro che amano la città non essendo romani, perché chiunque può essere romano. Io non ho mai pensato che la musica un giorno sarebbe stata il mio mestiere e non lo penso tutt’ora. La musica secondo me è una passione non un mestiere”, ha concluso. Non è mancato un omaggio alla squadra giallorossa, in queste ore alle prese con il dibattito sul cambio di allenatore. E così, sul possibile ritorno di Claudio Ranieri in pachina, Venditti ha commentato: “Ranieri? È un mio fratello e amico”.