nella notte tra il 3 e il 4 maggio. Ecco dove
Roma “veste” di blu tre monumenti per i 100 anni dalla nascita di Renato Balestra. Tre luoghi simbolici saranno illuminati del blu che porta la firma di uno dei rappresentanti più importanti dell’alta moda romana nel giorno del centenario dalla sua nascita, nella notte tra il 3 e il 4 maggio. Così la Capitale rende omaggio a Renato Balestra, celebre stilista nato a Trieste ma che ha vissuto per tanti anni a Roma. In particolare, sarà illuminato Palazzo Senatorio, la scalinata della Trinità dei Monti e in via Veneto verrà illuminata Porta Pinciana. Questo pomeriggio si è tenuta nella Sala delle Bandiere in Campidoglio la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. “Vogliamo rendere il giusto riconoscimento e omaggio a uno dei più grandi geni che il nostro Paese ha avuto e la cui modernità è ancora così rappresentativa – ha spiegato l’assessore capitolino alla Moda e ai grandi eventi, Alessandro Onorato -. È stata conferita alle figlie e alla nipote di Balestra e una targa per annunciare quella che sarà una grande giornata di riconoscimento che Roma vuole dare al genio di Balestra con delle illuminazioni in tre luoghi importanti a livello mondiale riprendendo il suo blu”. Uno dei primi blu Balestra, datato 1962, inoltre è stato esposto oggi all’interno dei Musei Capitolini, ma, come ha spiegato Onorato “si sta ragionando su una esposizione più stabile”.
“Non capita tutti i giorni di commemorare i cento anni dalla nascita di un padre, un uomo che ha vissuto una vita piena e difficile – ha affermato la figlia Fabiana -. Quello che ha fatto mio padre è storia della moda moderna e contemporanea, con oltre 60 anni di carriera. Oggi la moda è diversa e si è evoluta, ma resto affascinata dal fatto che il lavoro di mio padre è ancora di ispirazione per le nuove generazioni di designer. Questo vuol dire che mio padre ha superato la prova del tempo”, ha concluso. “Mio padre era una persona con un estro incommensurabile, pieno di grandi contrasti, determinazione volontà e fantasia non comuni, ma con grandi insicurezze e tensioni che lo hanno sempre motivato a cercare la perfezione – ha commentato la figlia Federica -. Una figura pubblica che ha avuto un plauso popolare internazionale come ambasciatore della moda italiana nel mondo. Una continua coincidenza di opposti all’insegna della disciplina, della maniacalità professionale e ossessione del bello e della perfezione. Questi sono stati gli ingredienti del suo successo”.
Oggi voglio che sia una giornata di gioia, lo dobbiamo ricordare gioiosamente, ma anche con una certa malinconia, mi manca molto – sono state le parole della stilista Anna Fendi -. Ho avuto sempre un benissimo rapporto con lui, di grande amicizia. Parlavamo di moda ma non c’era mai una parola di rivalità. Era un signora deanimo pieno di fascino umanità e sensibilità. Mi trovavo molto bene con lui. È stato un grande autore della moda, uno dei fondatori dell’alta moda a Roma. Come sapete l’alta moda è nata qui a Roma, e per questo meriterebbe un bel museo. Abbiamo avuto nomi eccellenti, dobbiamo essere fieri e orgogliosi di questo primato. La moda era un’espressione di bellezza equilibrata. Aveva trovato il vero equilibrio della bellezza. Amava le donne e le voleva belle e affascinanti. È stato un uomo molto libero e i suoi abiti erano di una creatività libera, e io l’ho apprezzato molto per questo. Di lui ho meraviglioso ricordo come uomo così come del suo genio e della sua creatività”, ha concluso. A chiudere la conferenza Sofia Balestra, secondo cui “Roma si dimostra una città che mostra la sua attenzione alla storia, in questo caso moderna. Il fatto che la città più bella del mondo faccia un inchino a Renato significa molto per noi. Questo omaggio avverrà non solo a Roma, ma anche a Trieste, dove si illumineranno due diversi siti”, ha concluso.