Il colpo d’occhio è impressionante. Un insieme di palazzoni bianchi – enormi – in stile Scampia situati a due passi dal mare. Non siamo immersi nel degrado nostrano ma a Villeneuve-Loubet, paese marittimo del sud della Francia. Immersa nella ridente Costa Azzurra, a pochi chilometri da Nizza, Cannes e Antibes.
Quello che sembra un abuso edilizio o un’oscena trovata architettonica è invece il frutto di un progetto rivoluzionario, considerato patrimonio del XX secolo.



Agli inizi degli anni ’60, infatti, in uno spazio costiero abbandonato si decide di tentare una scommessa: Port Marina Baie des Anges un complesso residenziale dall’impatto dirompente. L’azzardo si trasforma in realtà grazie a un gruppo di imprenditori visionari e all’architetto Andrè Minangoy. Oggi i 16 ettari di Port Marina Baie des Anges ospitano un porto e 4 piramidi giganti che evocano immense onde bianche alte fino a 70 metri sopra il livello del mare. Piramidi che ospitano circa 1500 alloggi.
Questa storia provenzale farà discutere e c’è da scommettere che in molti – comprensibilmente – saranno ancora perplessi per l’invasivitá dell’opera e per la sua vicinanza con il mare. Ma dimostra quanto il contesto – se degradato o benestante – sia fondamentale per far considerare l’opera uno scempio o un frutto del genio architettonico.