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Si è spento a 88 anni un simbolo della Roma giallorossa: Giacomo Losi

Lo storico capitano della Roma se n'è andato all'alba con stretta tra le braccia la maglia della sua amata A.S. Roma.

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Giacomino Losi non c’è più. Un riferimento per tutti i tifosi della Roma si è spento all’età di 88 anni, lo annuncia la famiglia.

Romano di adozione e Cremonese di nascita, Giacomo Losi  ha rappresentato tanto per il calcio in bianco e nero della Capitale. Grande capitano e uomo di grandi valori, lascia la moglie e un figlio.

Giacomo Losi, cresciuto come mezz’ala nella Soncinese, ha fatto il suo ingresso nel mondo del calcio a soli quattordici anni. Nel 1951, dopo un provino per l’Inter, fu acquistato dalla Cremonese per 500.000 lire. Durante il suo periodo a Cremona, l’allenatore Ercole Bodini lo trasformò da mezz’ala a terzino, ruolo che avrebbe ricoperto per gran parte della sua carriera.

Il suo debutto in Serie A avvenne nel marzo del 1955 con la Roma, in una partita contro l’Inter che si concluse con una vittoria per 3-0. Da quel momento, Losi divenne titolare indiscusso della squadra, ad eccezione di brevi parentesi durante le stagioni 1957-1958 e 1958-1959. Nel 1960-1961, si guadagnò la fascia di capitano, diventando un leader rispettato all’interno della squadra.

Durante la sua lunga permanenza nella Roma fino al 1969, Giacomo Losi accumulò 386 presenze totali, di cui 299 da capitano, senza mai subire provvedimenti disciplinari significativi, essendo stato ammonito solamente nell’ultima partita disputata. Nonostante le sfide personali con l’allenatore Helenio Herrera nella stagione 1968-1969, Losi contribuì alla vittoria di due Coppe Italia (1963-1964 e 1968-1969) e di una Coppa delle Fiere nel 1960-1961. Il miglior piazzamento in campionato fu il secondo posto nella stagione 1954-1955.

Nel settembre del 2012, Giacomo Losi fu inserito nella Hall of Fame ufficiale della Roma, riconoscimento meritato per il suo contributo e la sua dedizione al club. A livello internazionale, esordì nella Nazionale maggiore nel 1960, partecipando ai Mondiali del Cile nel 1962, dove disputò alcune partite cruciali per l’Italia.

Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Losi intraprese la carriera di allenatore. Nel campionato di Serie D 1970-1971, fu alla guida della Tevere Roma, ma venne esonerato a novembre. Successivamente, allenò diverse squadre tra cui Avellino, Turris, Lecce, Salernitana, Bari, Piacenza, Casarano, Nocerina e Juve Stabia. Parallelamente, si occupò di una Scuola Calcio affiliata alla Roma chiamata NuovaValleAurelia.

Giacomo Losi rimarrà nella storia del calcio italiano non solo per le sue gesta in campo, ma anche per il suo contributo duraturo al mondo del calcio attraverso la sua esperienza di allenatore e il suo impegno nella formazione giovanile. (fonte Wikipedia)

 

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