Persona, cura, dedizione e solidarietà: questi i pilastri sui quali si fonda l’Università Cattolica di Roma, illustrati nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dalla rettrice Elena Beccalli. Presenti in sala, tra gli altri, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, Antonio Gasbarrini, e il direttore dell’organizzazione Medici con l’Africa Cuamm, Don Dante Carraro. “Per rendere nuovamente attrattiva la sanità pubblica, nella legge di bilancio sono state inserite misure che intervengono già nella fase di formazione e di reclutamento – ha detto il ministro Schillaci -, penso all’aumento, dall’anno accademico 2025-2026, del 5 per cento della parte fissa del trattamento economico per tutte le specializzazioni e del 50 per cento della parte variabile per le specializzazioni oggi meno attrattive. Ma anche alla possibilità, per i medici con esperienza nei servizi di emergenza-urgenza, di partecipare ai concorsi per l’assunzione nel Ssn”. Per il presidente Rocca: “La Regione Lazio è orgogliosa di questo ateneo e dell’eccellenza del Policlinico Gemelli. Accolgo con favore l’invito del rettore a ripensare i nostri modelli sanitari, a guardare con occhi nuovi la persona umana e i suoi bisogni avendo un’apertura al mondo, ai più fragili. Non c’è democrazia se non c’è accesso alla sanità per tutti, dunque tutti dovrebbero fare un passo indietro per ripensare il loro ruolo all’interno di un sistema che mette al centro l’essere umano”.
Nel suo discorso la rettrice Beccalli ha proposto l’orizzonte ideale che fa del Gemelli “un punto di riferimento per la sanità nazionale. Oggi il sistema sanitario italiano è a un bivio. Senza i giusti interventi il rischio che ne consegue è un aumento delle già profonde divaricazioni presenti nella nostra società”. In questa congiuntura, “l’università Cattolica e il policlinico si rendono disponibili per contribuire a un tavolo tecnico di analisi, plurale e a più voci, che consenta di formulare proposte concrete su possibili linee di riforma dell’attuale sistema. Il policlinico Gemelli può inoltre accentuare il suo sforzo di sperimentazione di nuove terapie e di nuove forme di organizzazione dei servizi sanitari”. Il preside della facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini ha ricordato che “un aspetto cruciale del nostro operato risiede nella collaborazione costante con le istituzioni sanitarie, in particolare con la Regione Lazio, nostro principale committente in ambito sanitario pubblico, e con il ministero della Salute, che stabilisce le regole e crea le opportunità per garantire una sanità pubblica nazionale equa e accessibile”.
Di sanità coniugata al pilastro della solidarietà ha parlato Beccalli a proposito del contributo della sede di Roma al Piano Africa dell’Università Cattolica: “L’intento è porre il continente africano al cuore delle progettualità sanitarie, assistenziali, educative, di ricerca e di terza missione. Da questo punto di vista, il campus romano dell’università Cattolica può dare un contributo determinante, perché le sue attività già rendono visibile il nesso tra educazione, crescita e solidarietà. Abbiamo in Ateneo complessivamente attivi 123 progetti in 40 paesi, di cui 14 con la sola facoltà di Medicina e chirurgia”. Infine il direttore don Dante Carraro ha osservato: “Non sono un accademico, non posso di certo fare lezioni, posso provare a condividere quanto vivo sul campo ogni giorno, come medico, come prete e come direttore di Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione che da 75 anni è impegnata in Africa, nei paesi più poveri, per prendersi cura della salute dei più fragili. Nel nostro nome è racchiuso lo stile che guida il nostro intervento: non per ma con l’Africa”. La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dalla santa messa nella chiesa centrale della sede, presieduta dal cardinale Baldassare Reina, vicario del Papa per la diocesi di Roma, e concelebrata dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo.