In una sera ormai quasi estiva Via Margutta splende di luci e di festa.
ModArt e Premio Margutta, giunto alla XXII edizione, è un appuntamento a cui nessuno vuole mancare.
Il premio ideato da Giovanni Morabito, coadiuvato egregiamente dal figlio Gianluca, raccoglie arte, spettacolo e creatività. I posti, rigorosamente assegnati, rivelano ben poche assenze e tutta la serata si svolge in grande scioltezza.
Momenti di emozione quando sul “white carpet” si esibiscono gli artisti del Circo Bianco; non facile la loro camminata sui trampoli sempre minacciata dalle insidie dei sanpietrini che ricoprono la via. E poi via con la sfilata degli abiti di Filippo Lafontana che per questa occasione ha dato maggior risalto al mondo maschile, quasi un’anteprima della prossima Milano Fashion Week Uomo a cui tutto il mondo guarda.
I premiati: Daniela Poggi (cinema), Ascanio Celestini (teatro), Eduardo Montefusco (imprenditoria), Alessandro Haber (cinema), Aldo Cazzullo (letteratura), Filippo LaFontana (moda). Costante la presenza di Pau (Paolo Bruni) voce dei Negrita.
Un grande manifesto in onore della serata troneggia su tutto e ogni singolo premiato è invitato a porre la propria firma. A guardarle da vicino ci accorgiamo che sono tutte firme gigantesche quasi a voler ampliare ancora di più, se possibile, l’importanza della serata.
Flash a ritmo serrato e applausi sinceri alla famiglia Morabito e a Giovanni, in particolare, che anno dopo riesce a mantenere vivo, con volontà e impegno, un tratto di Via Margutta.
E si perchè è proprio questa la negatività della strada degli artisti: la perenne e insanabile linea divisiva che non sa (o non vuole) fare fronte comune per essere un vero unicum davanti al mondo.