



Dopo un accurato restauro, uno degli edifici più lussuosi di villa Adriana, destinato allo stesso imperatore Adriano, sarà di nuovo visitabile dal 9 aprile 2021. I lavori, finanziati dal Segretariato Regionale del Lazio, hanno riguardato molti aspetti delle strutture murarie con il loro consolidamento, la pulitura delle superfici pittoriche e pavimentali, con la valorizzazione degli ambienti, ora anche arricchiti da nuovi apparati didattici e di comunicazione. Inoltre sono state rifatte anche le coperture a volta con materiali innovativi, leggeri che consentono di ricreare l’ambiente, senza interferire con le strutture antiche. Si potranno così tornare ad ammirare i diversi ambienti di queste terme dalle soluzioni architettoniche insolite nelle diverse scelte delle forme delle piante, nelle volte e nella straordinaria capacità di raccordare tetti a spiovente e a cupola in un movimentato gioco di superfici curve e piane, la ricchezza e la varietà dei marmi e dei motivi ornamentali che impreziosiscono gli ambienti.
Il visitatore attraverso un corridoio potrà accedere alla splendida sala ottagonale con pareti mosse rivestite da marmi e pavimento decorato, ripercorrendo e immedesimandosi nel lusso e nei fasti della classe imperiale romana. In comunicazione con quest’ultima, e ugualmente riscaldata, si trova la sala circolare, o tholos, con copertura a cupola emisferica e occhio centrale per ricevere i raggi solari, destinata alla sudatio; sul medesimo lato si allineano gli altri ambienti riscaldati, tra cui, notevole, una grande sala dai lati brevi convessi. A sud il tepidarium e poi, il frigidarium, che concludendo il percorso termale, è al centro del complesso edilizio con due grandi vasche contrapposte, coperte di lastre di marmo bianco, accessibili mediante scale rivestite di analoghe lastre marmoree. È da supporre anche la presenza della palestra, secondo lo schema delle vicine Grandi Terme, sia individuabile nell’ambiente parzialmente interrato.
A causa del cedimento di alcune parti di pavimento, è possibile anche osservare il funzionamento del sistema di riscaldamento degli ambienti più caldi degli edifici termali romani, attraverso il sistema delle suspensure, che consentivano la circolazione dell’aria calda sotto i pavimenti o delle condutture verticali nelle pareti che trasportavano il vapore prodotto dalla combustione nei praefurnia, le fornaci.
Le Piccole Terme verosimilmente erano collegate al Palazzo efrequentate direttamente dall’imperatore Adriano e dalla sua corte. Mentre al personale di medio rango (come ufficiali della coorte pretoria, sacerdoti) erano destinati gli hospitalia (o stanze per ospiti) noti soprattutto per i mosaici pavimentali a tessere bianche e nere che formano decorazioni di tipo geometrico e floreale. Così grazie all’intervento di restauro e pulitura di questi ambienti si potranno visitare anche il corridoio su cui si apre una doppia serie di cubicola (stanze da letto), ciascuna predisposta per tre letti
Come ricorda il direttore delle Villae, Andrea Bruciati, Villa Adriana appartiene dal 1999 al Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in quanto una delle più incredibili espressioni della cultura materiale ed artistica del mondo antico e pertanto “Il nostro lavoro è teso a preservare questo luogo eccezionale, a favorirne la fruizione, facilitando la possibilità di accedervi e di goderne e anche a promuoverne quotidianamente la reinterpretazione, alla luce della sensibilità contemporanea.”