Atac, anatomia di una grande (e complicata) azienda

Dire Atac è un po’ come dire Roma. Difficile trovare una municipalizzata più inguaiata di Atac, da un paio d’anni finalmente sull strada del risanamento, dopo anni di bilanci in rosso complice un debito di 1,3 miliardi di euro che ha spinto l’azienda al concordato preventivo, anticamera del fallimento. E pensare che si parla dell’azienda italiana che si occupa del servizio di trasporto pubblico della città di Roma.

La storia

La storia di Atac ha inizio nel 1909 grazie al sindaco dell’epoca, ovvero Ernesto Nathan. Egli, in seguito ai risultati ottenuti con il referendum sulla municipalizzazione dei servizi, decise di fondare l’Aatm, ovvero l’acronimo dell’Azienda Autonoma Tranviaria Municipale.

Quest’azienda nata da poco, cominciò fin da subito a crescere, diventando sempre di più la vera concorrente della principale azienda di trasporti romana dell’epoca ovvero la Romana Tramways Ominbus, conosciuta dall’acronimo Srto. Aatm trovò un grande consenso tra il pubblico, e con la sua incessante crescita, cominciò ad assorbire le linee e il materiale rotabile della diretta concorrente citata prima, riuscendo poi nell’impresa di acquistarla intorno al  1930, trasformandosi e cambiando il nome di Atac. Sempre in questo particolare anno, anche grazie all’impulso del regime fascista, l’azienda decise di rinnovarsi drasticamente e per questo motivo decise di sopprimere tutte le linee filoviarie del centro storico della Capitale, sostituendole con il primo servizio di autobus.

Nel 1937 essa inaugurò addirittura due linee filoviarie che partivano entrambe dal quartiere Flaminio e grazie alle quali si poteva raggiungere Ponte Milvio e viale Pinturicchio. Negli anni successivi alla guerra, questa impresa riuscì a garantire un servizio minimo provvisorio di camionette fino al 1947, e sempre in questo periodo vennero ripristinate le prime sei linee principali di Roma e piano piano tutti le linee di trasporto riuscirono a ritornare alla normalità.

Possiamo dire che quest’azienda raggiunse il suo boom economico tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta. In questi ultimi anni però, vennero soppresse molte linee tranviarie, che vennero sostituite con gli autobus per via dei Giochi Olimpici che si svolsero nella Capitale, i quali necessitavano di luoghi e spazi adibiti esclusivamente a questo scopo. Ed eccoci ai giorni nostri, con gli anni caratterizzati da molti cambiamenti per quest’azienda. Fu in questo periodo che Atac è stata scissa in due società: una aveva come obiettivo quello di occuparsi della pianificazione della mobilità pubblica, e la Trambus che invece si occupava della gestione della rete di trasporto pubblico, gestita però dal comune.

I numeri

I nodi sono venuti presto al pettine ed è cominciata la crisi del debito, a partire dal 2015. Dopo aver accarezzato più volte il fallimento e la firma di un concordato preventivo, è iniziato il lento risanamento. Culminato con il approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2019, con un utile pari a 7,6 milioni di euro. Nel 2018 il bilancio aveva registrato per la prima volta un utile d’esercizio di 839.558 euro. Nel 2017 si era invece registrata una perdita di 120 milioni e nel 2016 di 213 milioni.

Il Conto Economico presenta invece un margine industriale (Mol) positivo per 92,1 milioni di euro, facendo rilevare un incremento di 2,2 milioni di euro rispetto a quello del 2018. E la flotta?

Atac oggi conta numerosi mezzi, molti dei quali vetusti. Ovvero circa duemila autobus, centosessantacinque tram, settantacinque filobus, novantasei treni utilizzati per la metropolitana e sanata treni destinati alle ferrovie.

Inoltre, l’azienda di trasporto pubblico romano conta oggi circa undicimila dipendenti che lavorano e cooperano al fine di garantire una maggiore efficienza a livello gestionale del trasporto pubblico, garantendo al massimo la qualità dei trasporti.

Nessun’altra azienda di trasporti in Italia conta un così alto numero di dipendenti e non gestisce trecentocinquanta linee che collegano la città, coprendo un raggio di circa milletrecento chilometri quadrati, ovvero la più vasta ci zona di una città europea.

A partire dal 2019 è iniziato poi l’arrivo di nuovi mezzi elettrici per la flotta Atac, nonostante qualche problema iniziale relativo al contratto d’usufrutto a titolo oneroso.

Il piano di consegne attualmente si compone di 227 bus prodotti da IIA modello Citymood, già circolanti a Roma dall’estate 2019, 328 bus prodotti da IIA modello Citymood e 100 bus prodotti da Mercedes modello Citaro C2 ibridi.

L’azienda

Atac è l’azienda italiana che si occupa del servizio di trasporto pubblico della città di Roma.

Il management

Amministratore Unico: Giovanni Mottura

Azionisti: Roma Capitale (100%)

La sede principale

Via Prenestina, 45,

00176 Roma

Contatti
E’ possibile chiamare i numeri 0646951 e 060606, oppure la si può contattare tramite indirizzo di posta elettronica certificata protocollo@cert2.atac.it.

La flotta

Per garantire una corretta e funzionale mobilità nella Capitale, la società per azioni ATAC conta numerosi mezzi ovvero tra i quali troviamo circa duemila autobus, centosessantacinque tram, settantacinque filobus, novantasei treni utilizzati per la metropolitana e sanata treni destinati alle ferrovie.

Inoltre, l’azienda di trasporto pubblico romano conta oggi circa undicimila dipendenti che lavorano e cooperano al fine di garantire una maggiore efficienza a livello gestionale del trasporto pubblico, garantendo al massimo la qualità dei trasporti.

Nessun’altra azienda di trasporti in Italia conta un così alto numero di dipendenti e non gestisce trecentocinquanta linee che collegano la città, coprendo un raggio di circa milletrecento chilometri quadrati, ovvero la più vasta ci zona di una città europea.

La gestione delle linee

L’Atac per migliorare l’organizzazione delle sue linee, le ha divise in tre principali categorie, ovvero:

-Le linee urbane: fanno parte di questa categoria la maggior parte delle linee della Capitale. Sono in genere le più trafficate e quelle più attive durante tutta la settimana, grazie ad un orario disponibile servizio che va dalle 5 del mattino fino alla mezzanotte.

-Le linee esatte: sono tutte quelle linee che rispettano una particolare precisione rispetto ai ridotti orari di partenza. Esse sono in genere attive nei giorni feriali.

-le linee express: sono le linee che servono i viaggi con le mete più lontane. Esse hanno la maggiore frequenze di passeggeri rispetto alle altre.

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