Non è mai finita nel computo delle partecipate da depennare dal lungo elenco di società in mano al Campidoglio. E forse la risposta è nei conti, visto che Zètema, l’ente cui spetta la cura e la promozione della cultura e il tempo libero a Roma, attraverso la gestione di musei, monumenti e persino ludoteche, presenta un bilancio in utile.
Per il 2017 infatti la società guidata da Albino Ruberti ha iscritto a budegt un utile di 87 mila euro, contro i 62 mila della gestione 2016. La spinta è arrivata da due fattori. La sostanziale tenuta dei ricavi, 50 milioni, e la riduzione dei costi. Ma nonostante i conti sostanzialmente in ordine, raggiungere l’equilibrio finanziario non è stato semplice.
La partecipata del Comune spiega nei documenti come il fatturato 2016 abbia risentito della “diminuzione dei finanziamenti per specifiche attività ed in particolare per gli eventi”. In pratica, dal Comune sono arrivate meno risorse, con conseguente impatto sui conti.
“In conseguenza di ciò, così da mantenere l’equilibrio economico della gestione, anche i costi sono diminuiti ripartendosi su quasi tutte le voci di spesa. In particolare le voci delle Spese per Servizi (da 14 a 12 milioni) e del personale (da 31 a 30 milioni) con particolare riguardo al contenimento della componente del lavoro a tempo determinato, e delle cessazioni di rapporto a tempo indeterminato intervenute nell’esercizio”.
E nel 2017, cosa succederà? Le indicazioni sono contenute nel bilancio di previsione per l’anno in corso, che contempla il rinnovo del contratto di servizio con l’azionista Campidoglio, appena siglato. Per esempio, dal Sistema dei Musei Civici si stima un giro di affari pari a circa 24 milioni di euro, comprensivo di circa 4,2 milioni di euro per il fatturato delle librerie e degli altri servizi aggiuntivi (didattica, manutenzioni, attività promozionali,
Dal progetto “l’Ara com’era” , (il progetto per il Circo Massimo, etc.) e dai Servizi alla Sovraintendenza per la catalogazione, la progettazione e le attività di conservazione, le previsioni parlano di 6,2 milioni di euro, di cui 0,1 milioni di euro circa di contratti aggiuntivi per la progettazione; le Mostre, per le quali si prevede un volume di attività di circa 3,8 milioni di euro derivante in via prevalente da biglietteria e dalla prosecuzione del progetto di valorizzazione dei Fori Imperiali con la conferma sia dell’allestimento multimediale realizzato nel Foro di Augusto che quello realizzato nel Foro di Cesare.