Ok dal Consiglio dei Ministri al Disegno di Legge Concorrenza 2023 che sarà presentato alle Camere per l’approvazione in legge entro il prossimo dicembre, secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il testo include la delega al Governo ad adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio, per l’installazione dei c.d. dehors (strutture amovibili funzionali all’attività esercitata), prorogando altresì l’efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni per l’utilizzazione del suolo pubblico ex art. 9-ter, commi 4 e 5 del Dlgs n. 176/2020 (regime di semplificazione Covid) fino al 31 dicembre 2025 e, comunque, fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo da approvare.
“I dehors rappresentano oggi uno straordinario valore per i nostri centri urbani in termini di decoro e legalità, in quanto veicolo di attrattività per le città e di contrasto all’abusivismo, nonchfondamentali presidi di sicurezza.” Così si esprime al riguardo il presidente di Fipe Roma Sergio Paolantoni dopo l’approvazione in Cdm del provvedimento sul riordino delle procedure in materia di dehors per i pubblici esercizi.
“Questo provvedimento – prosegue Paolantoni – va nella direzione di un significativo cambio di paradigma: dall’occupazione di suolo alla progettazione di spazio pubblicoper condividere con le Istituzioni l’idea che i dehors sono una risorsa delle città non un problema. Decoro, legalità e accessibilità devono essere le coordinate su cui sviluppare l’azione di cambiamento sulle autorizzazioni, in un’ottica di riqualificazione e valorizzazione dello spazio urbano.
Il Codacons “boccia senza appello le misure contenute nel Ddl concorrenza varato oggi dal Governo, provvedimenti che da un lato non determineranno vantaggi ai consumatori, dall’altro arrecheranno un danno alla collettività”. E’ quanto si legge in una nota. La misura più contestata dall’associazione è quella sulla liberalizzazione dei dehors: “Si tratta – afferma il presidente Carlo Rienzi – di un enorme regalo alla lobby dei ristoratori e di uno stupro ai danni dei centri storici delle città italiane. Terminata da tempo l’emergenza Covid, non esistono più ragioni per concedere suoli pubblici a bar e ristoranti invadendo strade e piazze con pedane, tavolini e ombrelloni, che deturpano le città e privano utenti e turisti di spazi essenziali. Nemmeno la previsione contenuta nel Ddl concorrenza secondo cui i Comuni dovranno adeguare i propri Regolamenti per garantire il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata capacità motoria in caso di occupazione di marciapiedi, sarà in grado evitare abusi. Contro tale misura siamo pronti a presentare ricorso nelle competenti sedi di giustizia”, dice ancora Rienzi. Anche la norma sulla ‘shrinkflation’ appare per il Codacons “poco utile: obbligare solo adesso i produttori a indicare in etichetta le riduzioni delle quantità di prodotto, quando le confezioni sono state oramai già tagliate nel corso degli ultimi anni realizzando una inflazione occulta a danno dei consumatori, equivale a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Sul fronte dei trasporti, la portabilità della scatola nera non appare una misura adeguata a far calare i prezzi delle Rc auto, soprattutto se si considera che le tariffe delle polizze hanno registrato aumenti del tutto ingiustificati pari al +13,3% negli ultimi due anni”, conclude il Codacons.