A Roma il numero di auto in circolazione è di 64 ogni 100 abitanti, per questo “dobbiamo agire in parallelo su tutte le questioni”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, intervenendo alla trasmissione “Radio anch’io” su Radio Rai 1. A Roma “purtroppo abbiamo 2 milioni e 400 mila veicoli, 1 milione 750mila macchine. È un rapporto di 64 macchine ogni 100 abitanti”, ha spiegato. Un rapporto “altissimo” e per questo dobbiamo agire in parallelo su tutte le questioni: l’aumento della quantità e della qualità del Tpl da un lato, e i provvedimenti di disincentivo del traffico privato, dall’altro. Quello che abbiamo sempre detto – ha aggiunto – è che i romani vedranno un miglioramento importante del Tpl a cavallo tra il dicembre 2024 e giugno 2025. In quei mesi sei mesi verrà a frutto tutto quello che stiamo facendo”.

A Roma “abbiamo dei quartieri addirittura insularizzati”, ha proseguito Patanè. Dei quartieri “prigione da cui non si esce se non con l’autovettura. Ma questo è il frutto di un’urbanistica smodata che purtroppo nel corso dei decenni a Roma si è verificata costruendo borgate ai limiti della città”. L’estensione urbana “è una delle cause peggiori dell’inefficienza del Tpl: più hai una città densificata più riesci a portare i trasporti in maniera migliore. Milano è molto controllata – ha sottolineato -, è il I e II Municipio di Roma, non farei paragoni. E poi ha un’edilizia molto diversa dalla nostra. Noi – ha concluso – siamo cresciuti nel corso dei secoli col fatto che a Roma non si poteva costruire un palazzo più alto della cupola di San Pietro” e questo “ha comportato che ci fosse una bassa edificazione su tutto il territorio ed è evidente che i trasporti e tutti i servizi in generale, anche i rifiuti, ne hanno avuto un deprimento”.