Acea: approvato bilancio consolidato 2024

"I risultati in crescita e superiori alla guidance, confermano la solidità del gruppo già evidenziata nei primi nove mesi", ha detto l’amministratore delegato Fabrizio Palermo

Il Consiglio di amministrazione di Acea, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

“I risultati finanziari del 2024, in crescita e superiori alla guidance, confermano la solidità del gruppo già evidenziata nei primi nove mesi – ha dichiarato l’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo -. La sempre maggior efficienza operativa e la solida struttura finanziaria, con un rapporto Net Debt/Ebitda in miglioramento, rafforzano la nostra posizione e ci permettono di proseguire il percorso di crescita sostenuto da investimenti, in particolare, sui settori regolati per sviluppare e potenziare le infrastrutture. I risultati conseguiti ci hanno, inoltre, consentito la distribuzione di un dividendo in crescita, superiore rispetto a quanto previsto dal piano industriale, continuando in questo modo a creare valore per tutti gli stakeholder”.

L’Assemblea ordinaria degli azionisti sarà convocata per i giorni 28 aprile e 29 aprile 2025, rispettivamente in prima e seconda convocazione, per deliberare in merito all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 e alla destinazione del risultato di esercizio, alla presa d’atto del Bilancio consolidato e delle relazioni allegate, per il rinnovo del collegio sindacale e per la nomina di un consigliere di amministrazione. La documentazione relativa all’approvazione del bilancio 2024 sarà messa a disposizione del pubblico nei termini di legge. Il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea ordinaria degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,95 euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 25 giugno 2025, con stacco della cedola il 23 giugno e record date il 24 giugno.

Nel dettaglio nel 2024 gli investimenti lordi del gruppo sono pari a 1.438,9 milioni di euro in crescita rispetto ai 1.142,7 milioni di euro dell’anno precedente (+25,9 per cento), concentrati prevalentemente nei business regolati. Gli investimenti al netto dei contributi sono pari a 1.179 milioni di Euro (993 milioni nel 2023). Di seguito la ripartizione degli investimenti lordi per aree di business: Acqua Italia 895,4 milioni di euro (655 milioni al netto dei contributi), Reti e Illuminazione Pubblica 315,7 milioni di euro (296 milioni al netto dei contributi), Ambiente 100,3 milioni di euro, Produzione 25,8 milioni di euro, Commerciale 67,5 milioni di euro, altri business (Acqua Estero, Engineering and infrastructure projects) e Corporate 34,2 milioni di euro. L’89 per cento degli investimenti al netto dei contributi pubblici è stato realizzato nei business regolati Acqua Italia e Reti e nelle attività di Illuminazione pubblica e Ambiente.

I ricavi consolidati sono pari a 4.269,9 milioni di euro rispetto a 4.629,2 milioni di euro del 2023 e sono influenzati soprattutto della flessione dei prezzi sui mercati energetici. I ricavi relativi alle aree Acqua Italia, Reti e Illuminazione pubblica, Ambiente rappresentano oltre il 60 per cento del totale e registrano nell’anno un aumento di circa il 5 per cento. L’Ebitda consolidato raggiunge 1.556,8 milioni di euro, in crescita dell’11,9 per cento rispetto a 1.390,9 milioni di euro del 2023. La variazione è trainata dallo sviluppo organico – prevalentemente per crescita tariffaria – dei business regolati, Acqua Italia, Reti e Illuminazione pubblica, e dall’area commerciale. Acea evidenzia che Acquedotto del Fiora è consolidata a patrimonio netto a partire dal primo ottobre 2024. L’Ebitda ricorrente, al netto di componenti one-off e considerando il consolidamento integrale dell’Acquedotto del Fiora per l’intero 2024, aumenta di circa l’11 per cento a 1.515 milioni di euro. L’apporto delle diverse aree all’Ebitda consolidato è il seguente: Acqua Italia 53 per cento; Reti e Illuminazione Pubblica 28 per cento; Ambiente 4 per cento; Produzione 3 per cento; Commerciale 12 per cento. L’85 per cento dell’Ebitda si riferisce ai business regolati Acqua Italia e Reti, alle attività di Illuminazione pubblica e Ambiente.

Gli ammortamenti e riduzioni di valore si attestano a 708,9 milioni di Euro (+8,8 per cento) in conseguenza degli investimenti realizzati e dell’entrata in esercizio di cespiti precedentemente in costruzione soprattutto con riferimento alle aree Acqua Italia, Reti e lluminazione pubblica. L’Ebit consolidato cresce del 14,8 per cento a 702,7 milioni di euro rispetto al 2023, nonostante l’aumento degli ammortamenti e degli accantonamenti. Gli oneri finanziari netti aumentano di 8,0 milioni di euro a 144,5 milioni di euro per effetto essenzialmente del rialzo dei tassi di interesse e dell’aumento del debito medio. Al 31 dicembre 2024, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo Acea si attesta al 2,16 per cento (rispetto al 2,08 per cento del 31 dicembre 2023). L’utile netto consolidato è pari a 331,6 milioni di euro, in crescita del 12,8 per cento rispetto al 2023. L’utile netto ricorrente aumenta di circa il 18 per cento a 330 milioni di euro per effetto della dinamica dell’Ebitda che ha più che compensato la naturale crescita degli ammortamenti nei business regolati. Il tax rate al 31 dicembre 2024 è pari al 32,6 per cento (31,1 per cento al 31 dicembre 2023).

L’indebitamento finanziario netto del gruppo passa da 4.846,8 milioni di euro del 31 dicembre 2023 a 4.953,6 milioni di euro al 31 dicembre 2024. La variazione è influenzata essenzialmente dalla dinamica degli investimenti realizzati oltre che dalle azioni di contenimento del capitale circolante. Al 31 dicembre 2024, il rapporto Net Debt/Ebitda è pari a 3,18x, in sensibile miglioramento rispetto al 31 dicembre 2023 (3,49x) e alla guidance (~3,4x). Il debito è per il 91 per cento a tasso fisso e ha una durata media di 4,5 anni. Il 28 febbraio 2025 è scaduto il prestito obbligazionario da 20 miliardi di yen (controvalore al 31 dicembre 2024, comprensivo del Fair Value dello strumento di copertura, 162 milioni di euro) collocato presso un Investitore privato, mentre il 28 settembre 2025 scadrà il prestito obbligazionario green da 300 milioni di euro. La capogruppo dispone di linee committed pari a 700 milioni di euro e linee uncommitted per 585 milioni di euro.

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