Acer: Mieli, il rilancio di Roma ha bisogno dei costruttori – FOTOGALLERY

Il noto giornalista e scrittore nell’incontro nella sede dell’associazione Ance-Roma li ha anche incentivati a imporsi alla politica. Il termovalorizzatore una cartina di tornasole

Su iniziativa di Elisabetta Maggini, presidente dei giovani Ance Roma-Acer, il giornalista e storico Paolo Mieli nella sede dell’Associazione ha incontrato i costruttori offrendo  il suo originale punto di vista sui grandi temi che riguardano Roma e le prospettive.

Mieli, ha innanzitutto sottolineato di aver accolto volentieri l’invito da una categoria come i costruttori che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della Capitale.  “Ciò che fanno  – ha rilevato – è ben visibile e noto a tutti, anche gli eccessi speculativi, tanto che nel gergo è nato il soprannome di palazzinari, senza togliere loro il merito di aver offerto un contributo fondamentale al miracolo economico degli anni sessanta, nel quale proprio lo sviluppo di Roma ha segnato la rinascita dell’Italia”.

Per l’ex direttore ed editorialista de ‘Il Corriere della Sera’, anche oggi, nonostante la condizione di evidente degrado in cui è precipitata negli ultimi anni, Roma rappresenta idealmente almeno il 70 per cento del Paese, e un rilancio del Paese non può che passare anche dal rilancio della Capitale.

“Al di là della situazione disarmante  per Roma e per l’Italia in generale che ci vede ansimare di fronte alla opportunità di disporre delle risorse del Pnr , sono ottimista – ha affermato – soprattutto se gli imprenditori, come voi costruttori,  sapranno imporsi alla politica nazionale impegnata nelle schermaglie interne e fra partiti, piuttosto che nelle decisioni necessarie alla crescita. A Roma il sindaco Roberto Gualtieri ha saputo fare una scelta in un settore strategico come quello dei rifiuti. Ora però il termovalorizzatore si deve fare senza tentennamenti e nei minimi tempi necessari”.

Infatti, secondo Mieli il limite dell’attuale Amministrazione non è tanto la capacità di fare programmi e di mettere in campo iniziative, quanto la mancanza di porsi dei tempi definiti nei quali realizzarli. Più in generale c’è da augurarsi che Gualtieri, già diplomatico europeo e ministro, non interpreti l’attività di sindaco al pari di un trampolino per altri ruoli. Così come è stato in passato per alcuni primi cittadini che non hanno saputo dare un futuro alla Capitale, lasciandola nell’immobilismo e nella sporcizia.

Riferendosi alla necessità di portare innovazione nella Capitale, della quale proprio l’edilizia è capace di mostrare il segno più evidente, come dimostra il panorama urbano di Milano, Mieli ha messo in guardia dalla tendenza propria dei romani di facili critiche a tutto ciò che è nuovo, come è successo alla ‘’Nuvola’’ di Massimiliano Fuksas, uno degli architetti più apprezzati al mondo.

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