Agroalimentare: premiati alla Camera di commercio Roma i migliori produttori di olio del Lazio

L’iniziativa ha visto la partecipazione di 50 aziende del territorio regionale

Un momento della cerimonia di premiazione del concorso "Premio Roma Evo", oggi, presso la sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sede della Camera di commercio di Roma.

Si è svolta questa mattina, presso la sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sede della Camera di commercio di Roma, la cerimonia di premiazione della 32ma edizione del concorso “Premio Roma Evo”, dedicato ai migliori produttori di olio extra vergine di oliva del Lazio. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 50 aziende del territorio regionale, con un totale di 60 etichette in gara: 5 a Frosinone, 19 a Latina, 6 a Rieti, 15 a Roma e 15 a Viterbo. Saranno 19 le etichette del Lazio che parteciperanno alla selezione finale del concorso nazionale “Ercole Olivario” con 34 oli. Oltre alla categoria extravergine di oliva hanno gareggiato le 5 denominazioni regionali: Sabina Dop, Canino Dop, Tuscia Dop, Colline Pontine Dop e Olio di Roma Igp. I premi sono stati attribuiti ai primi due classificati per ognuna delle categorie in concorso (Dop-Igp ed extravergine), suddivise sulla base del fruttato: leggero, medio e intenso. Il primo premio per il miglior olio extra vergine fruttato leggero è andato all’olio Sant’Anna prodotto dal frantoio oleario Colli Verolani di Veroli; mentre il primo premio nella categoria fruttato medio è andato all’olio Rivellino dell’azienda agricola la Riserva Bio di Dario Papacchini a Tuscania. Per la denominazione Sabina Dop, il miglior olio fruttato leggero è stato quello del DueNoveSei Sabina Dop dell’azienda agricola biologica DueNoveSei di Moricone; mentre l’olio Appo della società agricola Appo di Viterbo, ha vinto nella categoria Olio di Roma Igp fruttato medio.

In occasione della cerimonia di premiazione sono stati attribuiti, inoltre, diversi riconoscimenti speciali tra cui: il miglior olio biologico, il miglior olio monovarietale, e il premio della critica. A vincere la categoria del miglior olio biologico è stata la Riserva Paola Orsini dell’azienda agricola Paola Orsini di Priverno. Questa mattina, alla cerimonia di premiazione, hanno partecipato il senatore Giorgio Salvitti, consigliere del ministro Lollobrigida, l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, il segretario generale della Camera di commercio di Roma, Pietro Abate, David Granieri, componente di giunta della Camera di commercio di Roma per il settore Agricoltura, i rappresentanti delle associazioni di categoria di settore (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), il giornalista enogastronomico Antonio Paolini, e l’attore Stefano Fresi. “Una giornata importantissima perché incontra ciò che dovrebbe fare la politica, la promozione di quelli che sono dei prodotti straordinari del nostro territorio – ha detto il senatore Salvitti -. Dobbiamo fare in modo di dare poco fastidio e di dare molta valorizzazione a quello che è il nostro prodotto. La politica deve impegnarsi a proteggere i nostri straordinari prodotti”, ha concluso. Per l’assessore Righini, il Lazio “è una Regione che ormai rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale, ovviamente l’Italia è un grandissimo produttore di qualità più che di quantità di olio evo. Premiazioni come queste ci danno la possibilità di chiudere il cerchio della promozione a cui stiamo lavorando con grande impegno. Un modo per fare una corretta informazione sul valore alimentare dell’olio evo”, ha concluso Righini.

“L’olivicoltura nel Lazio ricopre, da sempre, un ruolo strategico nel panorama agroalimentare e la sua importanza – ha sottolineato il segretario generale della Camera di commercio di Roma, Pietro Abate -. che coinvolge tutte le province della regione, è ben spiegata anche dai numeri: circa 83.000 ettari di superficie olivetata, ben 127.865 aziende complessivamente coinvolte nella filiera e 319 frantoi attivi. Non solo. Il riconoscimento di una quinta denominazione, l’Olio di Roma Igp, è un’ulteriore testimonianza della dinamicità e della qualità produttiva delle nostre imprese. Una qualità che viene riconosciuta anche al di fuori dei confini regionali”. David Granieri, componente di giunta della Camera di commercio di Roma per il settore Agricoltura, ha concluso: “E’ necessario puntare decisamente sulla qualità dei prodotti, perché il mercato internazionale è pronto per un made in Italy distintivo e di identità. Per questa ragione dobbiamo usare bene i marchi di qualità europei e dare al consumatore la certezza della migliore qualità di quello che compra”. Il concorso è stato promosso dalla Camera di commercio di Roma, attraverso Sviluppo e Territorio, Azienda speciale per lo sviluppo e la crescita di Roma e della Regione Lazio, con il supporto tecnico-scientifico di Agro Camera, in collaborazione con la Regione Lazio, le associazioni di categoria di settore e le altre Camere di commercio della Regione.

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