Con conseguenze sul portafoglio e sulle abitudini alimentari dei consumatori
Le conseguenze dell’alluvione in Emilia Romagna e i cambiamenti repentini di temperatura stanno provocando un’importante flessione nell’offerta di frutta e verdura con conseguenze sul portafoglio e sulle abitudini alimentari dei consumatori. L’osservatorio del Centro agroalimentare Roma (Car), una delle più grandi strutture europee per la commercializzazione del settore agroalimentare, rivela che già oggi nei mercati all’ingrosso scarseggiano ciliegie e albicocche italiane precoci, a causa delle piogge e delle temperature basse nel mese di maggio, cosi come pesche e nettarine.
In seguito all’alluvione in Emilia Romagna ci sarà sui mercati anche una minore disponibilità di alcuni prodotti pienamente estivi ed autunnali (varietà tardive di pesche, nettarine ma anche dei cachi). Per le mele e pere emiliane di nuova produzione, oltre l’alluvione, anche le gelate primaverili tardive avranno un’incidenza sull’offerta del nuovo raccolto. E’ quanto riferisce il Car. Una mancanza di disponibilità che – secondo il Car – comporterà nelle prossime settimane un incremento dei prezzi del 15 per cento rispetto a maggio 2022. Data la minore disponibilità negli scaffali di frutta italiana, arriverà in abbondanza offerta dall’estero e in particolare dalla Spagna. Per quanto riguarda gli ortaggi la situazione preoccupa meno, tanto che solo qualche referenza è di origine estera.
L’alluvione in Emilia Romagna ha distrutto intere colture di patate e cipolle compromettendone la produzione estiva – prosegue il Car -, e un nuovo trapianto di “soccorso” potrebbe essere già troppo rischioso per affrontare la stagione estiva. La previsione è che per la prossima campagna, nei mercati all’ingrosso arriveranno per lo più cipolle e patate di importazione.
“Quello della frutta fresca è sicuramente il comparto dell’agroalimentare maggiormente impattato dall’alluvione in Emilia Romagna”, spiega il direttore generale del Car, Fabio Massimo Pallottini. “Consigliamo in questo momento di acquistare frutta e verdura per un consumo giornaliero e in particolare prodotti economicamente più convenienti come le mele italiane, proprio perché raccolte nel 2022. Invitiamo inoltre a comprare angurie e meloni. Il freddo di questo periodo non ha infatti stimolato la domanda e di conseguenza si trovano sul mercato ad un ottimo rapporto qualità prezzo”, aggiunge Pallottini. Le piogge abbondanti e il clima fresco hanno inoltre favorito la crescita di ortaggi locali, di qualità, per cui si registra una buona offerta di molti ortaggi a foglia, come biete, cicorie, insalate, ma anche ancora di broccoli e cavolfiori.