Mauro Evangelisti per Il Messaggero Roma
«Verrò subito a Malagrotta, voglio cominciare a lavorare immediatamente. C’è la necessità di rendere rapide le procedure, va garantita la continuità e lo smaltimento dei rifiuti. Però le dico la verità: ame non piace la ribalta, sono rimasto perplesso nel vedere il mio nome sui giornali».
Luigi Palumbo, 49 anni, commercialista napoletano, misura bene le parole ed è disorientato sotto i riflettori in cui, suo malgrado, si è trovato dopo che è stato nominato dal prefetto Paola Basilone commissario straordinario per la gestione dei due impianti di trattamento di Malagrotta di proprietà del gruppo Colari, fondato da Manlio Cerroni, raggiunto da una interdittiva anti mafia.
«Non sono abituato a questo tipo di visibilità. Solitamente vengo nominato dai tribunali come amministratore giudiziario, non faccio notizia».
Però non sarà il suo primo incarico che riguarda gli impianti di trattamento di Malagrotta.
«Sì , è vero, già ho ricoperto la carica di amministratore giudiziario per circa un mese, a partire dal 17 gennaio. Era un incarico differente rispetto a quello che mi è stato assegnato dalla prefettura, anche se ci sono cose simili. A gennaio fui nominato dalla procura per la gestione degli impianti per un problema di caratterizzazione di rifiuti. Lo stesso incarico lo ricopro a Colfelice, in provincia di Frosinone, per un altro impianto che tratta i rifiuti».
Come commissario straordinario cosa gestirà?
«Sempre l’appalto, il contratto con Ama. Il mio compito sarà circoscritto: gestirò i pagamenti, ma anche lo smaltimento, l’allocazione dei rifiuti, dove portarli. Dovrò garantire il rispetto del contratto. In pratica mi occuperò del ciclo dei rifiuti per quanto riguarda gli impianti di Colari».
In queste ore verrà a Roma?
«Sì, sì , sarò subito al lavoro. Teniamo conto che comunque parliamo di una società che è già attiva, operante. Ciò che dobbiamo fare è velocizzare i processi. Un po’ conosco la materia, visto che già per un mese me ne sono occupato. Da queste ore iniziano le mie verifiche, per studiare bene la situazione. E nominerò anche uno staff di collaboratori».
Gli amministratori attuali di Colari cosa faranno?
«Vengono sospesi per la parte che riguarda il rapporto tra Ama e Colari. Garantiremo la continuità. Il mio incarico è di sei mesi, alla fine sarà la Prefettura a decidere se prorogare o meno».
Ormai è diventato un esperto di rifiuti.
«Seguo anche altri impianti dei rifiuti, anche in Campania. Ho dovuto studiare per forza la materia».
Sa che a Roma ci sono grandi aspettative? E’ preoccupato?
«Io per principio sono sempre preoccupato quando ricevo un incarico, nel senso che prendo le cose molto seriamente. Poi le ripeto; oggi sono rimasto perplesso che sia uscita il mio nome, a me non piace comparire».