Il Campidoglio avrà tempo fino alla fine di gennaio per spiegare il motivo delle opere pubbliche bloccate nei quartieri periferici della città e in che modo intenda risolvere la questione, legata anche ai mancati collaudi. Lo scrive il dorso locale del Corriere della Sera, citando la delibera dell’Anac che “bacchetta” l’operato della giunta Raggi, aprendo un’indagine.
Da oggi gli uffici capitolini — Urbanistica e Lavori pubblici – sono quindi impegnati a cercare le carte da mettere sul tavolo dell’Anticorruzione ed evitare così di dover versare – spiega il Corsera – decine di milioni di euro per risarcire l’Erario per opere realizzate mai utilizzate a causa del blocco amministrativo. Serviranno, soprattutto, i documenti su collaudi di fogne, strade, illuminazione, marciapiedi, mercati, asili: in pratica le opere che i costruttori privati realizzano “a scomputo” delle concessioni edificatorie.