Approvata tra le proteste nuova delibera commercio

Festa Befana al Comune. Frizione con municipio dem. Gli ambulanti protestano e dichiarano uno sciopero per il prossimo 12 giugno. M5S, più decoro

Roma ha un nuovo regolamento per il commercio su area pubblica. Ma non piace agli ambulanti che per il prossimo 12 giugno hanno indetto uno sciopero con manifestazione sotto il Campidoglio. Dopo giorni di polemiche, proteste in Aula, reciproci scambi di accuse tra maggioranza e opposizione e anche una maratona notturna, il M5S ha approvato la delibera di iniziativa consiliare che disciplina ambulanti, mercati e fiere. “Con questa delibera si colpisce il commerciante regolare e si tollera (se non si incoraggia) il grande abusivismo di questi ultimi tempi – dichiarano Vittorio Baglioni, segretario provinciale Fivag Cisl e Vincenzo Caiazzo, presidente ANA (Associazione nazionale ambulanti)- A questo punto ogni richiesta di incontro o di conciliazione appare tardiva e inutile. Pertanto le Associazioni e Federazioni del Commercio romano si riservano ogni valutazione sulle azioni da condurre a livello sindacale, politico, giudiziario e giornalistico nei prossimi giorni”.

“Si introduce il limite del numero delle licenze per soggetto, anche nell’ambito della stessa famiglia anagrafica” e si prevedono “fideiussioni a garanzia del pagamento delle sanzioni”, spiega il proponente del regolamento, il presidente della commissione commercio Andrea Coia. Che annuncia un’altra novità: “l’organizzazione della festa della Befana di Piazza Navona”, prima del municipio I, “torna in capo al Comune”.

La seduta d’Aula è stata spesso interrotta dalle contestazioni degli ambulanti che lamentano la mancata concertazione sul documento e si scagliano contro Coia con cori e insulti. “Il nuovo regolamento tra un anno e mezzo ci renderà tutti disoccupati”, tuona un operatore. Dopo l’ok alla delibera, alcuni ambulanti avrebbero tentato un blitz per entrare ai musei capitolini, dove infatti nel primo pomeriggio scatta l’allerta ‘portone’, ovvero i portoni d’ingresso di Palazzo dei Conservatori accostati per una ventina di minuti.

Tra i temi che finiscono sotto i riflettori in Assemblea c’è il passaggio di competenze sulla festa della Befana di piazza Navona dal municipio I al Campidoglio. Una fiera che fa da tempo discutere nella Capitale (a fine 2015 l’ex commissario Francesco Paolo Tronca ne revocò addirittura il bando, dopo un intervento dell’Anac) e che ora torna al centro delle polemiche tra maggioranza e opposizione.

La presidente del municipio Sabrina Alfonsi (Pd) punta il dito: “L’accelerazione sul regolamento del commercio su area pubblica fatta in questi giorni è proprio per piazza Navona – sostiene -. Noi eravamo pronti per emettere il bando nella prima settimana di giugno e il Comune lo sapeva. Se si rifà il bando con le vecchie modalità e secondo criteri di anzianità è ovvio che sarà avvantaggiata la famiglia Tredicine che controlla la maggioranza delle licenze”. Tredicine è il cognome della più nota famiglia dedita al commercio ambulante a Roma. Ma i 5 Stelle rimandano la palla al mittente sottolineando la concomitanza in Aula di critiche del Pd e manifestazione degli ambulanti e lanciando sui social l’hashtag “#assePdTredicine”.

Pd e FI preannunciano ricorsi al Tar, chiamando in causa anche il prefetto. “A me sembra dal tema delle fideiussioni che questo regolamento rafforzi le grandi organizzazioni di settore, che sia vicino ai poteri forti”, dice il consigliere dem Giulio Pelonzi. Per Stefano Fassina (Sinistra X Roma) è stata “scritta una brutta pagina per questa amministrazione. La maggioranza si assume la responsabilità di queste forzature, irresponsabili”.

Poco prima del voto arriva in Assemblea anche la sindaca Virginia Raggi. “Abbiamo riportato il decoro nella Capitale sconfiggendo il più becero degli ostruzionismi”, rivendica la maggioranza.

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