Atac, faro Anac su nomine Simioni. Comune: seguito legge

Giovedì 7 settembre consiglio straordinario, verso concordato preventivo

Nuova grana per l’Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma. L’Anac, l’Autoritá anticorruzione, ha chiesto alla municipalizzata un’informativa sulla nomina di Paolo Simioni, contemporaneamente, a presidente, amministratore delegato e direttore generale dell’ azienda, avviando così un’istruttoria sui possibili profili di incompatibilità del triplo incarico. Da questo momento in poi Atac avrá 20 giorni di tempo per rispondere.

Non desta particolare apprensione in Campidoglio la notizia che l’Anac abbia chiesto maggiori informazioni sulla nomina di Paolo Simioni ai vertici di Atac. A quanto si apprende, infatti, secondo l’amministrazione capitolina, si tratterebbe di un atto dovuto a seguito dell’esposto di una associazione di consumatori. Si starebbe, quindi, creando “un polverone sul nulla” in quanto – viene spiegato – “sono state seguite le disposizioni di legge per l’individuazione dei nuovi vertici”. La nomina di Simioni a presidente, amministratore delegato e direttore generale dell’azienda di trasporti pubblica di Roma – sottolineano fonti del Campidoglio – sarebbe anche sostenuta da un parere che ne esclude l’incompatibilità, anche sulla base di analoghe e precedenti situazioni sottoposte all’attenzione della stessa autorità.

Sotto riflettori, inevitabilmente, c’é il consiglio straordinario su Atac convocato giovedì 7 settembre. Il Comune a 5 Stelle é da tempo alle prese con l’elaborazione di una strategia per ‘salvare’ l’azienda, gravata da un debito di circa 1,3 miliardo, e per renderla più efficiente. Tra le principali ipotesi a cui si sta lavorando c’é quella del concordato preventivo, un accordo con i creditori sotto l’egida del Tribunale. E il consiglio del 7 potrebbe essere l’occasione proprio per ufficializzare le misure.

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