L’assessora ai Trasporti, dalle colonne del Corriere della Sera, rassicura i sindacati il giorno prima del sit-in contro il concordato in Atac e del consiglio straordinario sulla municipalizzata.
«Voglio rassicurarli. Condivideremo un percorso nell’interesse dei cittadini, ma non dimentichiamo che bisogna salvaguardare i livelli occupazionali e retributivi in un nuovo patto che dovrà mettere al centro Atac e che mira al miglioramento del servizio e al mantenimento di un’azienda che deve rimanere pubblica».
Così Linda Meleo, assessora alla Roma in movimento, manda un messaggio ai sindacati, in una intervista sul Corriere della Sera, che giovedì manifesteranno contro il concordato preventivo in Atac
Nessuno dei 12.000 dipendenti è a rischio?
«Chi ha sempre dato il suo contributo in maniera corretta e onesta non ha nulla da temere. Tutti, però, devono contribuire seriamente al risanamento con un obiettivo comune: il salvataggio di Atac».
Secondo l’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, in Atac c’è un 10% di personale di troppo.
«Quel che ha detto Colomban non significa apportare tagli al personale. Ha detto che ci sono margini per recuperare la produttività, in pratica che i dipendenti possono essere utilizzati meglio».
Con la riapertura delle scuole potrebbero ripresentarsi i soliti problemi, corse saltate e ritardi: come risponderà ai romani che chiedono un trasporto pubblico adeguato?
«I cittadini non devono soffrire tempi di attesa alle banchine dei bus. Nostra priorità è garantire un servizio efficiente e con l’azienda abbiamo puntato al potenziamento del trasporto, promuovendo politiche di efficientamento e razionalizzazione proprio in vista dell’inizio delle scuole. Lunedì è partito l’orario invernale e l’uscita dai depositi di oltre 1.300 bus è stata assicurata».
Come intende collaborare con gli altri assessori per migliorare la viabilità, dalle strade colabrodo al rifacimento delle strisce pedonali?
«Con tutti i dipartimenti vi è estrema collaborazione e sinergia. Siamo a lavoro per migliorare la viabilità e l’attenzione alla sicurezza è centrale. Sul tema della manutenzione stradale l’amministrazione sta facendo il massimo per risolvere un problema che si trascina da anni. Per l’operazione “Strade nuove” sono già stati attuati interventi importanti e saranno effettuati lavori per 85 milioni in un anno».
L’Anac ha aperto un’istruttoria sulla triplice nomina di Paolo Simioni ai vertici di Atac: perché l’avete avallata?
«Non ci preoccupa che l’Anac abbia chiesto maggiori informazioni sulla nomina di Paolo Simioni. È un atto dovuto a seguito dell’esposto di un’associazione di consumatori. Quello che una parte politica cerca di ottenere è solo creare un polverone sul nulla. Sono state seguite le disposizioni di legge e la nomina è sostenuta da un parere che ne esclude l’incompatibilità».
Da romana, una dei pochi rimasti, come si sente in una giunta a trazione nordista?
«Lavoro benissimo con tutti i colleghi di giunta e non mi piacciano gli inutili provincialismi. Basta che siano competenti e preparati. E lo sono. Unico obiettivo condiviso è quello di far rinascere Roma».
Ha da poco annunciato l’arrivo di nuove squadre di verificatori: quanti e su quali linee di autobus saranno più presenti?
«È una campagna che prevede una concentrazione di verificatori durante tutto l’arco della giornata, che va a sommarsi al servizio normalmente prestato. Viene effettuato su una serie di linee portanti, sia a livello periferico sia centrale, a maggiore evasione tariffaria e dove c’è più traffico di utenti».
È possibile che la Roma-Lido sia privatizzata?
«Noi non siamo per le privatizzazioni. La Roma-Lido è un’infrastruttura concessa, il cui servizio è svolto da Atac. È pur vero che a oggi copre l’intera tratta urbana e quindi si dovrebbe ragionare sul suo futuro. La Regione ne decide le modalità, ma attualmente il servizio è gestito da Atac ed è bene che rimanga in mano a un’azienda di Roma Capitale».
Quali interventi ha in mente per la Roma-Giardinetti, dotata di un parco mezzi vetusto con condizioni ai limiti dell’invivibilità per i macchinisti?
«Sicuramente la Giardinetti è una ferrovia che va rilanciata prolungando la tratta. Proprio per questo abbiamo inviato un pacchetto di richieste al ministero che includono il recupero e il rilancio della Giardinetti sia come numero di treni, sia come infrastruttura».