Nel primo semestre Pil a +0,4%, sotto al dato dello stesso periodo dello scorso anno. Ma è effetto Giubileo sulle gare
Nel primo semestre del 2024 l’attività economica nel Lazio è cresciuta in misura contenuta: secondo Bankitalia, infatti, l’aumento è stato dello 0,4%, in linea con il dato italiano e inferiore a quello del primo semestre del 2023. In generale, secondo lo studio i livelli di attività economica nella Regione hanno accusato la debolezza dei consumi e degli investimenti privati. All’opposto la spesa in opere pubbliche è aumentata e la domanda estera è tornata a crescere.
Nel settore dei servizi il quadro regionale è risultato ancora positivo, sebbene in rallentamento rispetto al 2023. L`attività economica è stata più dinamica per i comparti collegati al turismo: nei primi due quadrimestri del 2024 le presenze di visitatori in regione sono cresciute del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. La spesa dei turisti stranieri nel Lazio è salita a circa 4 miliardi di euro, riferisce Bankitalia, il 17 per cento del totale della spesa turistica estera in Italia.
Sempre guardando al terziario, le maggiori difficoltà sono state registrate nel comparto del commercio, in particolare nei beni non alimentari. Guardando alle costruzioni, il rapporto rileva segnali di indebolimento: le ore lavorate hanno rallentato (1,4 per cento contro il 6,4 del 2023) e il numero di imprese iscritte alle Casse edili si è ridotto (-3,4 per cento). Nel comparto privato ha pesato la riduzione della domanda connessa al Superbonus.
L’attività in opere pubbliche ha invece mostrato un andamento più favorevole, si legge, beneficiando del notevole aumento dei bandi emanati nel 2023, il cui valore (circa 15 miliardi di euro) è quasi triplicato rispetto all’anno precedente. L’incremento è in gran parte riconducibile agli interventi connessi al Pnrr e al Giubileo 2025. Lo studio include una analisi sullo stato di avanzamento nel Lazio del Pnrr: da novembre 2021 ad agosto 2024 nel suo ambito sono state bandite opere pubbliche per un valore complessivo di 2,9 miliardi di euro. Il tasso di aggiudicazione è stato pari al 74 per cento, una quota inferiore al dato italiano (80 per cento). I tassi di aggiudicazione sono risultati inferiori alla media nazionale per tutti gli enti territoriali (Regione, Province e Comuni) e superiori per gli Altri enti (università pubbliche, enti parco, consorzi, utilities, etc.).
Lo stato di avanzamento dei cantieri mostrava che i lavori conclusi o avviati rappresentavano il 44,7 per cento del totale dei lavori previsti dalle gare aggiudicate. Tale quota è risultata anch`essa inferiore al dato complessivo del Paese (48,7 per cento). Le condizioni economiche e finanziarie delle imprese permangono nel complesso favorevoli. Nell’industria in senso stretto l`attività ha mostrato segnali di ripresa: i giudizi sull`andamento del fatturato e delle quantità vendute rilevati dall`indagine della Banca d`Italia sono risultati positivi. Le esportazioni sono aumentate del 6,7 per cento, trainate dal settore farmaceutico (24,1 per cento); si sono invece acuite le difficoltà del comparto automobilistico.