Sidief, la societa’ immobiliare della Banca d’Italia, avvia un progetto di riqualificazione da 30 milioni di un palazzo di proprieta’ al centro storico di Roma per riportarlo alla sua originaria funzione residenziale.
Il progetto di ristrutturazione verra’ completato entro tre anni quando il ‘Palazzo della Famiglia Borghese’, da non confondere con il dirimpettaio cinquecentesco Palazzo Borghese, nel 2025 compira’ i suoi primi 400 anni.
“Per la prima volta un palazzo storico del Centro di Roma non viene trasformato in albergo ma torna alla funzione di residenza che aveva gia’ nel Seicento” osserva il presidente della societa’ immobiliare Mario Breglia presentando il progetto. Il cardinale Scipione Borghese utilizzava l’immobile per i suoi ospiti e la servitu’. Il progetto della Sidief, che deve ottenere il via libera al progetto esecutivo firmato dall’archistar spagnola Patricia Urquiola prima di avviare il cantiere vero e proprio, prevede di ricavare 26 appartamenti, da dare in locazione, gia’ arredati, ad una clientela ‘affluent’ italiana e internazionale.
“Saranno residenze di alta qualita’ anche per attrarre un turismo che altrimenti non si ferma a Roma” spiega Breglia.
Il palazzo avra’ anche 13 unita’ commerciali spiega la direttrice generale Sidief Carola Giuseppetti che sottolinea la lunga fase di studio, durata quattro anni, prima di decidere la migliore destinazione dell’immobile. La decisione di non vendere il prestigioso immobile ma di riqualificarlo per il rilancio di una porzione del centro storico romano, e’ coerente con le direttive date dall’azionista, la Banca d’Italia, alla sua controllata immobiliare. Il Palazzo della famiglia Borghese avra’, di conseguenza, almeno uno spazio condiviso per la fruizione culturale della Capitale anche se, al momento, nulla e’ stato deciso. Non si escludono possibili accordi di buon vicinato con la prospiciente facolta’ di Architettura dell’Universita’ La Sapienza.