Stamattina sit-in di 50 amministratori nel casello L'Aquila ovest. Presidio anche per domani. Gli aumenti non sono ancora stati sterilizzati dal Mit
“Gli aumenti dei pedaggi autostradali saranno un colpo mortale per i nostri territori, non ci fermeremo a questo presidio la lotta andrà avanti, a partire da domani mattina primo dell’anno”.
Una cinquantina di amministratori laziali e abruzzesi, tra cui molti sindaci, hanno effettuato stamani un sit-in nel casello autostradale L’Aquila ovest per protestare contro gli aumenti, di circa il 19 per cento, dei pedaggi delle autostrade A24 e A25, che non sono stati ancora sterilizzati dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti.
I manifestanti hanno bloccato per alcuni minuti il casello del capoluogo. “Gli aumenti dei pedaggi autostradali saranno un colpo mortale per i nostri territori, non ci fermeremo a questo presidio, la lotta andrà avanti, a partire da domani mattina primo dell’anno” – ha urlato al megafono il sindaco di Carsoli (L’Aquila), Velia Nazzaro, una delle promotrici della mobilitazione scattata ad inizio d’anno dopo l’aumento di circa il 13 per cento.
Quella di oggi è stata l’ennesima azione di protesta che in extremis ha l’obiettivo di evitare l’aumento dei pedaggi, da domattina, del 18,4 per cento, sulle autostrade A24 e A25 gestite dal concessionario Strada dei Parchi spa, che fa parte della holding dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto.
Da giorni Sdp e Mit stanno discutendo senza peraltro trovare un accordo definitivo basato sulla sospensione per i primi tre mesi per permettere di sbloccare in particolare i fondi che il Ministero deve al concessionario per precedenti sconti tariffari, e l’approvazione del piano economico finanziario (Pef).
Tra i manifestanti non c’erano esponenti del Movimento 5 stelle, stesso partito del ministro Danilo Toninelli, che nelle ultimi giorni ha avuto un duro scontro con i sindaci mobilitati, invitati alle dimissioni e ad accusare i loro partiti che negli anni scorsi hanno causato il problema “con i contratti-regalo in favore dei prenditori di Stato” . “
Il cda dell’Anas, riunito in mattinata “ha deliberato di avviare una negoziazione” anche con il Mit per “differire le rate 2017 e 2018 dovute da Strade dei Parchi per il corrispettivo della concessione, nonostante l’articolato e annoso contenzioso in essere”. E’ quanto si legge in una nota. La scelta arriva “in considerazione del significativo impatto sociale della iniziativa, rivolta primariamente alla tutela dell’interesse pubblico a mitigare un significativo incremento tariffario a partire dal 2019”.