Casa: alloggi popolari, a Roma cresce l’emergenza. Zevi: “A breve nuovo bando”

Oggi sono 4.500 i nuclei famigliari cn più di 30 punti, ossia in "emergenza abitativa grave. Vuol dire che rispetto a un anno fa, quando ne contavamo 3.000, l’emergenza è aumentata", spiega l'assessore capitolino

“Il ministro Matteo Salvini e il presidente Francesco Rocca coinvolgano gli enti locali e in particolare Roma, nell’elaborazione del Piano casa nazionale e della nuova legge sulle case popolari in discussione in Regione”. Affida al dorso romano de La Repubblica, il suo appello a governo e Regione, l’assessore capitolino alla Politiche abitative, Tobia Zevi.

Nell’ultima graduatoria per gli alloggi Erp risultano iscritti 16mila nuclei familiari. Di questi, sono 4.500 quelli con più di 30 punti, quindi, spiega Zevi, in “emergenza abitativa grave. Vuol dire che rispetto a un anno fa, quando ne contavamo 3.000, l’emergenza è aumentata”. Nel giro delle prossime settimane il comune, promette, pubblicherà un nuovo bando, con due novità: un bando telematico e la modifica dei criteri per assegnare la “casa a chi ha più bisogno”.

Nella modifica dei criteri, spiega l’assessore, avranno più peso “i vari scaglioni di reddito per aiutare prima chi è più in difficoltà”. Non solo, chi ha uno sfratto in corso, avrà più punteggio, così come le donne vittime di violenza. Per quando riguarda, invece, il numero di figli, Zeci precisa: “Il vecchio bando non teneva in considerazione questo aspetto. Infine una premialità per chi sceglie forme di coabitazione”. Infine, rispetto alla presenza in graduatoria di molte persone sole, a fronte però di un’offerta di alloggi popolari molto grandi, la giunta pensa alle ristrutturazioni, per modulare gli spazi alle nuove esigenze, e alle forme di coabitazione. “Si tratta di un problema strutturale dovuto al fatto che il nostro patrimonio edilizio risale agli anni ‘50, ‘60 e ‘70 quando le famiglie erano più numerose di oggi”, spiega Zevi.

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