Casa: Ater Roma, ereditato debito da 120 milioni ma molti cantieri sono ripartiti

come dichiarato nell’ultimo bilancio approvato.

L’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica di Roma ha ereditato dalla precedente amministrazione “una situazione finanziaria con un deficit di 120 milioni di euro, come dichiarato nell’ultimo bilancio approvato. L’Azienda si è trovata a dover gestire cantieri avviati sul territorio con criticità importanti. Un esempio fra tutti, il cantiere per la demolizione dei fabbricati centrali del complesso di Tor Sapienza in cui, gravi responsabilità tecniche ed amministrative, hanno portato al fermo dei lavori da parte della Sovrintendenza Capitolina e ad un intervento immediato della nuova amministrazione di Ater per chiarire quanto accaduto”. E’ quanto si legge in una nota di Ater di Roma, in riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale del Pd, Massimiliano Valeriani.

“La demolizione dei corpi centrali del complesso di Tor Sapienza, finanziata dalla Regione Lazio per un importo di circa 2 milioni di euro, è stata avviata con urgenza, dalla precedente amministrazione, utilizzando fondi destinati alla manutenzione ordinaria e non il finanziamento regionale, in assenza delle autorizzazioni necessarie e nonostante gli edifici fossero vincolati dalla sovrintendenza Capitolina perché inseriti nella carta per la qualità – continua la nota di Ater -. L’urgenza di un avvio così repentino dei lavori è stata giustificata adducendo motivazioni di precarietà strutturale degli edifici che, ad una specifica verifica tecnica avviata dall’odierna amministrazione Ater, sono risultate oggi totalmente infondate”. La dirigenza di Ater Roma, per poter riavviare i lavori di riqualificazione degli edifici centrali del Complesso di Tor Sapienza in piena legittimità e nel rispetto di tutte le normative, “si è da subito adoperata per richiedere al Comune di Roma la cancellazione dei due edifici dalla Carta per la Qualità per poi procedere, una volta eliminato il vincolo urbanistico, ad una riprogettazione dei lavori necessari per dare nuova vita al complesso edilizio”. Nonostante le difficoltà, “molti dei cantieri fermi da tempo sono riusciti finalmente a ripartire e ad accelerare”.

Ad esempio a via Gasparri, nel quartiere di Primavalle, “è stato riavviato il cantiere per la demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio ad alta efficienza energetica composto da 22 nuovi alloggi; proseguono velocemente anche i lavori nel cantiere di Tor Vergata in cui Ater sta ultimando un edificio con 42 alloggi; sono finalmente stati avviati i lavori al Laurentino 38 per la realizzazione di 56 nuovi alloggio con il cambio di destinazione d’uso dei locali dei ponti 5 e 6, fermi da molto tempo; l’avvio dei lavori per la costruzione di due nuovi edifici per 52 nuovi alloggi (26 a fabbricato) nel quadrante di Ponte di Nona”, conclude la nota di Ater.

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