Casa: Gualtieri vuole un censimento della giungla del patrimonio comunale

A Roma una grave situazione di accumulo di affitti non pagati, di canoni bassissimi e di occupazioni. Una matassa di problemi di difficile soluzione.

Il neo-sindaco Roberto Gualtieri è deciso ad intervenire sul patrimonio abitativo del Campidoglio e su quello ad uso sociale, in parte di proprietà comunale e in parte regionale. Lo sottolinea il “Corriere della Sera’’.

Punto di partenza il censimento in modalità digitale degli alloggi, tenuto conto che il Comune è proprietario di circa 1.900 alloggi senza destinazione precisa che vanno valorizzati e di 45.360 alloggi popolari di edilizia residenziale pubblica.

Molti i risvolti paradossali delle ultime gestioni da affrontare. Innanzitutto i crediti per morosità che hanno raggiunto alla fine dello scorso agosto l’astronomica cifra di  oltre un miliardo di euro. Alcune decine di milioni di crediti maturati in molti anni non sarebbero più esigibili. ‘’Avvieremo una verifica – afferma Gualtieri –  sugli ingenti crediti da patrimonio immobiliare non più esigibili, circa 35 milioni di euro, attraverso un confronto con la ragioneria e l’ avvocatura capitolina’’.

Da rilevare, come riporta il ‘’Corriere della Sera’’ che nella lista dei morosi ci sono molti personaggi assolutamente in grado di pagare con redditi di centinaia di migliaia di euro e importanti proprietà immobiliari.

Altrettanto grave, oltre l’assegnazione di case popolari a personaggi ‘’non bisognosi’’, i bassissimi affitti, intorno ai 20 euro al mese, per appartamenti in zone centralissime che sul mercato varrebbero almeno 1000/1500 euro mensili. Senza contare, infine,  molti appartamenti vuoti occupati dai clan.

 

 

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