Ater: è caos doppie graduatorie case popolari a Roma

una gestita dalla Regione e un'altra per gli appartamenti Erp comunali gestita dal Campidoglio. I dem di Campidoglio e Pisana: solo confusione e disservizi. Assessore Zevi: cambieremo i criteri del Bando ERP

Si accende lo scontro, per ora solo a distanza, tra Campidoglio e Regione sulle case popolari.  Il «caos» nasce da una doppia graduatoria per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica come effetto della nuova legge regionale.

Due graduatorie: una relativa agli immobili Ater gestita dalla Regione e un’altra per gli appartamenti Erp comunali gestita dal Campidoglio. Una soluzione che rischia di provocare confusione e disservizi.

“Il tema della casa avrebbe bisogno di procedure snelle ed efficienti – dichiara Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del PD e componente della commissione Urbanistica e Politiche abitative – Non ha più senso che chi assegna gli alloggi sia diverso da chi li gestisce, come non ha senso la formazione di due graduatorie di aventi diritto, una comunale e una regionale. La Regione poi non dispone di una polizia giudiziaria per il recupero degli alloggi e le strutture regionali sarebbero chiamate ad assolvere un compito di gestione molto complesso e gravoso. Sarebbe un groviglio burocratico – sottolinea Valeriani – le cui uniche vittime saranno i cittadini. Attribuendo al Campidoglio il controllo diretto di Ater Roma, infine, troverebbe soluzione anche il tema dell’Imu da corrispondere annualmente al Comune stesso”. Per questo si chiede da più parti alla Regione Lazio di uscire dalla gestione diretta dell’edilizia residenziale pubblica a Roma. “Trasferire l’Ater Roma al Comune capitolino – conclude il consigliere PD – porterebbe a una gestione unica dell’intero patrimonio di edilizia pubblica”.

Parliamo di numeri “monstre”: oltre 70 mila appartamenti, che ospitano una popolazione di circa 300 mila persone.

Dall’analisi dei dati forniti degli uffici del Dipartimento del Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale è emerso quest’anno sono state assegnati in graduatoria 280 alloggi, mentre 44 sono serviti a chiudere l’occupazione in Viale del Policlinico e 81 sono stati destinati alla movimentazione dei nuclei necessaria a far partire i cantieri del PNRR, in particolare quelli di Tor Bella Monaca, Corviale, Santa Maria della Pietà, Porto Fluviale e Cardinal Capranica. In totale, dunque, nel 2023 sono state attribuite in totale 405 case popolari. Nel 2022 le assegnazioni furono invece 351, delle quali solamente 127 assegnate alla graduatoria, mentre la quota rimanente fu destinata agli sgomberi delle grandi occupazioni effettuati con il coordinamento della Prefettura e in accordo con Regione Lazio, Ater e Municipi.

“Le assegnazioni di case popolari per lo scorrimento della graduatoria sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. Questi dati dimostrano l’efficacia del lavoro che abbiamo intrapreso” dichiara Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale. ”Noi ci impegniamo quotidianamente per dare risposte concrete alle esigenze abitative della nostra città, ma è chiaro che l’emergenza aumenta e vorremmo poter fare di più. Per questo cambieremo i criteri del Bando ERP e speriamo di acquistare molti nuovi alloggi grazie al Bando per l’acquisto di case che scade nei prossimi giorni” conclude Zevi.

 

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