Nata dall’idea di una startup innovativa, Centy è un ecosistema formato da macchine contamonete e da un’app, il cui scopo è trasformare in denaro virtuale le notevoli quantità di monetine da 1 o 2 centesimi che affollano le nostre tasche, in modo da reintrodurle nell’economia. Un giro d’affari che sembra insignificante ma che vale in realtà quasi 200 milioni di euro solo in Italia.
Il problema delle monetine
Il senso di soddisfazione che proviamo quando riusciamo a liberarcene, in rapidi quanto astrusi calcoli per il resto, è pari solo alla frustrazione dei negozianti a cui vengono regolarmente presentate banconote sfrontate nella loro cifra tonda, indifferenti ai nostri acquisti con lo zero virgola. Sono le monetine da uno o due centesimi di euro: sempre troppe quando le riceviamo e pesano nel portamonete, troppo poche per chi sta dall’altra parte della cassa.
Il loro destino è segnato. Quando la loro massa arriva al punto critico nelle nostre tasche finiscono in salvadanai, cestini, barattoli. E non ne escono più. Il problema è che vengono coniate con un certo costo per la Zecca di stato (30 milioni di Euro all’anno, da moltiplicare per tutti le nazioni dell’area Euro) e non possono nemmeno essere abolite, visto che soprattutto nel nostro Paese l’abitudine a pagare anche piccole somme con la carta di credito non è ancora radicata come altrove e i prezzi fanno ancora largo uso di decimi e di centesimi. Quindi la Zecca è costretta a riconiarne di nuove, nel più classico dei circoli viziosi.
Come funziona Centy
Secondo un calcolo di Davide Caiafa, gli italiani hanno un tesoro in casa e non lo sanno. Decine di milioni di euro (circa 180) sotto forma di minuscole monetine di rame inutilizzate. Per questo, insieme a Lorenzo Vidoz, ha ideato Centy, startup innovativa incubata da Digital Magics e il cui scopo è proprio quello di reintrodurre nell’economia tutti questi soldi. «Se da un lato ci sono le persone che non percepiscono più le monete come denaro, dall’altra parte ci sono categorie che invece ne hanno fortemente bisogno e che a volte devono anche pagare un servizio di rifornimento. Parlo della grande distribuzione o delle aziende che trattano anche piccole cifre ma che hanno bisogno di queste monetine. Quindi mi è venuta l’idea di creare un collegamento tra le persone che percepiscono le monetine come un fastidio e chi invece ne ha bisogno», ha dichiarato Caiafa a Il Giorno.
Centy, nelle intenzioni, sarà una macchina contamonete presente in tutti i luoghi dove c’è necessità di monetine (supermercati, centri commerciali, aeroporti) e si baserà su un’app per smartphone per il riconoscimento dell’utente. In pochi secondi si aprirà uno sportellino, si potranno infilare le monete inutilizzate da chissà quanto e verranno convertite in denaro virtuale, pronte per essere trasferite sul conto corrente, su Bancoposta, come ricarica telefonica o perfino in beneficenza