Sono giorni caldi per le metropolitane di Roma. E non solo per il caldo torrido che dalla scorsa settimana s’è abbattuto sulla Capitale. Qualche giorno fa, infatti, il servizio della Metro A è ripreso su tutta la linea dopo i lavori estivi che hanno spezzettato il servizio tra navette e metropolitane. Contemporaneamente un treno della Metro B, a Magliana, usciva dai binari causando un po’ di paura e parecchi disagi alla circolazione tra Laurentina e Piramide. Ma in questi giorni si segnalano anche movimenti importanti sul fronte della manutenzione dei treni di metro e ferrovie ex-concesse. Una ‘cura del ferro’ nel senso letterale del termine che è fondamentale per garantire sicurezza ed efficienza del servizio. Per quanto riguarda le revisioni generali, bisogna tenere a mente tre date: 27 febbraio, 25 maggio e fine agosto 2023. Come racconta Odissea Quotidiana, si tratta dei momenti in cui sono arrivati i treni revisionati della Metro A, in aggiunta ai due attivi sulla Roma-Lido.
“La revisione generale dei 51 treni serie MA300, di cui 38 della linea A, 5 della linea B e 8 della Roma-Lido, si inserisce nel più ampio piano degli interventi urgenti e indifferibili finanziati dal DM 360/2018, i cosiddetti 425,25 milioni di euro. Il bando 138/2020, aggiudicato nel 2021 per un’offerta di 58,1 milioni di euro, prevedeva un cronoprogramma della durata di 5 anni – spiega OQ – allo stato attuale, tuttavia le revisioni stanno procedendo con un certo ritardo, visto e considerato che da cronoprogramma di base sarebbe dovuto entrare oggi in servizio il decimo treno revisionato”.
Un utente del trasporto pubblico di Roma come si può orientare tre notizie sostanzialmente positive – come la revisione ultimata di un treno – ma che si inseriscono della cornice di un ritardo importante della tabellina di marcia?
“Sicuramente ogni treno revisionato che torna in linea è un’ottima notizia perché avrà una maggiore affidabilità – spiega OQ a Radiocolonna – Va però anche detto che sono attività che si protrarranno ancora per anni, visto che il numero totale è di 51 treni da revisionare, e dunque non ci saranno in questa fase miglioramenti tangibili delle frequenze in Metro A”.
Ma un’altra partita interessante si gioca sul campo delle revisioni intermedie, quelle che – di prassi – avvengono prima delle revisioni generali. Qui le linee coinvolte sono la Metro B e la Metro C, sulle quali le vecchie regole per le revisioni intermedie avrebbero previsto lo stop ad un numero di treni che, a settembre, avrebbe potuto compromettere il servizio. Oggi, invece, una commissione tecnica composta da Atac e Dipartimento Mobilità del Comune di Roma è riuscita a farsi dare il nulla osta per la circolazione dei treni da revisionare purché superino alcuni test di sicurezza. Nulla osta garantito al Campidoglio dall’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.